Aiuto consiglio urgente

domanda:
Att. Dott.ssa Pedani

Le scrivo poiché ho un problema di tipo “decisionale” da esporLe e spero troverà il tempo per rispondermi.

Ho mia mamma che ha 70 anni, ha il diabete mellito di tipo II, scoliosi, bronchiectasie e riacutizzazioni di BPCO. (è un ex fumatrice)

il 14 Luglio scorso ha subito una quadrantectomia infero-interna destra con Linfoadenectomia ascellare completa con carcinoma duttale infiltrante G2 di 1.6 cm, invasione perineurale, margini negativi, 1/12 linfonodo interessato da macrometastasi di 4 mm, segnalati iniziali aspetti di superamento capsulare .

RE 98%

PgR 90 %

Ki67 20%

HER 2 negativo stadio pT1c pN1

Trattamento terapeutico previsto :

4 cicli di docetaxel e ciclofosfamide ogni 21 gg. con supporto di fattore di crescita granulocitario.

 Poi radioterapia ed ormonoterapia (cp x 5 anni)

Questa brevemente la storia…il problema che mi pongo è:

 La chemioterapia, seppur "leggera" è una buona scelta o visto il quadro clinico sono troppi i fattori di rischioed è più prudente evitarla ?

Resto in attesa di ricevere Sue notizie poiché questo GIOVEDÌ 8 SETTEMBRE ALLE ORE 8.00 dovrò recarmi presso l’Ospedale dove è in cura per comunicare la mia decisione.

La ringrazio infinitamente per il momento per i consigli che potrà fornirmi e porgo i miei più cordiali saluti.











































risposta di d.ssa Fulvia Pedani:
Gentile Signora,

in considerazione del quadro clinico generale della mamma e del quadro istologico il ciclo di chemioterapia scelto mi parrebbe un po' troppo aggressivo, un trattamento più soft magari con solo Taxolo settimanale seguito da ormonoterapia e radioterapia potrebbe essere sufficiente. Vista l'elevata ormonoresponsività e il Ki67 border line un test molecolare potrebbe meglio definire il reale rischio della sola ormonoterapia e meglio indirizzare la scelta terapeutica.
Cordialmente
Fulvia Pedani