intervento per tumore al seno

domanda:
Egr. Dr. Pagliari

ho 56 anni, non ho una particolare familiarità, non ho avuto gravidanze né malattie particolari e non fumo; il seno è di dimensioni medio grandi. A seguito di screening Asl, questa settimana mi è stato diagnosticato un tumore al seno dx tutto compreso nel quadrante QII e così classificato in base all’esame istologico di 4 campioni agobioptici:
  • lesione di 15 mm più altri due (o tre non sono riuscita a farmi confermare il numero esatto) noduli di 8 -10 mm. Dimensioni complessive circa 4 cm secondo una prima rilevazione del Chirurgo della Asl; 3,2 x 3,2 cm secondo una successiva rilevazione da parte di altro Chirurgo privato.
  • carcinoma infiltrante di isotopo non speciale poco differenziato
  • categoria diagnostica: B5 (lesioni maligne)
  • proteina recettore estrogenico: assente
  • proteina recettore progestinico: assente
  • marcatore di proliferazione Ki67 (M1B1): positivo nel 60% degli elementi neoplastici
  • stato di Her2: 3+
Dopodiché ho avuto occasione di consultare due chirurghi:
  • il primo, della Asl, che ritiene di procedere entro pochissimi giorni con mastectomia e relativa ricostruzione, chemioterapia, farmaco biologico e controlli periodici
  • l’altro di una buona Clinica privata che non condivide per nulla il programma anzidetto e ritiene di dover procedere così: previo risonanza magnetica per meglio verificare la situazione, chemioterapia neoadiuvante per fermare la crescita della neoplasia e possibilmente ridurne la massa, quadrantectomia e successivamente terapia radiante e controlli.
Siccome ho pochissimi giorni per decidere, volevo quindi chiederle se con cortese urgenza può darmi un suo parere sui seguenti quesiti.
  • ho eseguito recentemente due tentativi di fecondazione assistita all’estero senza risultato, per i quali  ho comunque preso dosi elevate di ormoni non del tutto continuative per circa sei mesi (da dicembre 2012 a giugno del 2013) e questo, mi dicono, può essere stata una concausa dello sviluppo del tumore rilevato a settembre 2013. Se da una parte ho avuto questa eventuale probabile influenza, la cessazione  di queste terapie può avere, da ora in poi, un effetto stabilizzante sul quadro generale e particolare del seno?
  • non sapendo valutare le due differenti proposte fatte dai due Chirurghi, mi rivolgerò ora al Centro oncologico di Aviano.
  • è opportuno o meno reperire una nuova analisi istologica? Se si, nei pochi giorni che abbiamo come potremmo procedere al riguardo?
  • intanto mi può cortesemente esprimere il suo parere su quale delle due seguenti operazioni lei ritenga più adatta per una situazione come la mia?
  • la quadrantectomia viste, tra l’altro, le dimensioni del seno, l’età, la cessazione delle anzidette terapie, la concentrazione dei noduli in una porzione di  quadrante, l’assenza di linfonoduli ascellari palpabili e previo, se sarà, l’esito favorevole delle analisi stadiali in corso ed il mio desiderio di un intervento meno disruttivo.
  • oppure ritiene più adatta la mastectomia viste, tra l’altro, la velocità della neoplasia (Ki67 al 60%), la previsione di una ridotta risposta alle cure ormonali e chemioterapiche (Her2 a 3+) e la dimensione della massa già formatasi.
  • in particolare è opportuno far passare del tempo con la chemioterapia neoadiuvante a fronte del valore Her2 a 3+ ?
La ringrazio molto




risposta di dott.Claudio Pagliari:
Difficile rispondere senza averla visitata ed aver visionato gli esami strumentali. In ogni caso rivolgersi ad un centro oncologico qualificato come quello di Aviano mi sembra una buona soluzione.

Per quanto posso aver capito da ciò che ha riportato mi sembra più corretto l'intervento di mastectomia skin o NAC sparing con ricostruzione protesica ma dovrei valutare attentamente tutta la documentazione.

La terapia ormonale che ha effettuato ultimamente non credo possa avere influito in modo significativo vista anche la mancata ormonoresponsività della neoplasia.