post mastectomia
domanda:
Gent.ma Dott.ssa,
sono una donna di 38 anni a cui è stata eseguita una mastectomia al seno sinistro. Premetto che ho sempre avuto un seno piccolo e quindi l'intervento non ha inciso in maniera così evidente per gli altri, difatti a distanza di poche settimane dall'intervento mi è bastato mettere il mio solito reggiseno e nessuno vede nulla.
Le scrivo per sapere perchè sento che mi sto isolando sempre di più perchè non riesco a trovare nessuno con cui parlare realmente a cuore aperto...no con mio marito si preocuperebbe troppo stesso discorso per i genitori fratello cognate...le amiche per carità sono tanto care ma riescono a capire fino in fondo....io logicamente capisco tutto e le dirò che la malattia non mi spaventa se non in riferimento ai miei figli ma sento di dover trovare una reale valvola di sfogo. é normale tutto ciò? A chi posso rivolgermi? Scusi tanto se lho disturbata ma la cosa peggiore di questa situazione è sentirsi sola come una canna al vento.
Buona giornata e grazie
risposta di d.ssa Maria Gabriella Manno:
Gentile Signora,
la sua vicenda e la sua reazione emotiva sono comuni a molte donne purtroppo, per questo esistono le associazioni come la nostra che si occupano di supportare le donne nel post-intervento. Da anni incontriamo persone che, come lei, hanno affrontato la malattia e le cure e che si trovano poi a fronteggiare stati d'animo nuovi e sconosciuti, oppure si sono amplificate alcune emozioni che prima della malattia erano solo accennate e superate con più facilità.
Lei ha subito un trauma e mi pare che abbia vissuto il tutto con grande dignità e coraggio; è naturale avere il BISOGNO di comunicare, di confrontarsi, di condividere. Si tratta di un bisogno fondamentale e cioè quello di ESPRIMERE se stessi e la propria interiorità. Capisco quanto sia difficile farlo con persone conosciute e con i propri affetti, ci si preoccupa anche per loro o comunque se ne conoscono i limiti e non si vuole appesantire la loro vita e poi lei si chiederà "Ma mi può capire? non mi dirà come dicono tutti < Se c'è un nostro comitato vicino a lei ci telefoni pure, ci venga a trovare, chieda dello psicologo, noi facciamo un'attività gratuita, e poi ci sono le donne operate che volentieri condividono e ascoltano altre donne
Saluti e auguri a lei e alla sua famiglia
M. Gabriella Manno
Gent.ma Dott.ssa,
sono una donna di 38 anni a cui è stata eseguita una mastectomia al seno sinistro. Premetto che ho sempre avuto un seno piccolo e quindi l'intervento non ha inciso in maniera così evidente per gli altri, difatti a distanza di poche settimane dall'intervento mi è bastato mettere il mio solito reggiseno e nessuno vede nulla.
Le scrivo per sapere perchè sento che mi sto isolando sempre di più perchè non riesco a trovare nessuno con cui parlare realmente a cuore aperto...no con mio marito si preocuperebbe troppo stesso discorso per i genitori fratello cognate...le amiche per carità sono tanto care ma riescono a capire fino in fondo....io logicamente capisco tutto e le dirò che la malattia non mi spaventa se non in riferimento ai miei figli ma sento di dover trovare una reale valvola di sfogo. é normale tutto ciò? A chi posso rivolgermi? Scusi tanto se lho disturbata ma la cosa peggiore di questa situazione è sentirsi sola come una canna al vento.
Buona giornata e grazie
risposta di d.ssa Maria Gabriella Manno:
Gentile Signora,
la sua vicenda e la sua reazione emotiva sono comuni a molte donne purtroppo, per questo esistono le associazioni come la nostra che si occupano di supportare le donne nel post-intervento. Da anni incontriamo persone che, come lei, hanno affrontato la malattia e le cure e che si trovano poi a fronteggiare stati d'animo nuovi e sconosciuti, oppure si sono amplificate alcune emozioni che prima della malattia erano solo accennate e superate con più facilità.
Lei ha subito un trauma e mi pare che abbia vissuto il tutto con grande dignità e coraggio; è naturale avere il BISOGNO di comunicare, di confrontarsi, di condividere. Si tratta di un bisogno fondamentale e cioè quello di ESPRIMERE se stessi e la propria interiorità. Capisco quanto sia difficile farlo con persone conosciute e con i propri affetti, ci si preoccupa anche per loro o comunque se ne conoscono i limiti e non si vuole appesantire la loro vita e poi lei si chiederà "Ma mi può capire? non mi dirà come dicono tutti <
Saluti e auguri a lei e alla sua famiglia
M. Gabriella Manno