CONSEGUENZE FISICHE

CONSEGUENZE FISICHE

In seguito all’intervento chirurgico, possono insorgere alcuni problemi, che si pre- sentano subito dopo l’operazione oppure a distanza di tempo (anche anni). Per quanto le tecniche chirurgiche siano sempre più raffinate e sempre più mirate, un intervento è sempre uno stress piuttosto forte per il fisico: l’anestesia, la ferita e l’asportazione del tumore possono comportare un po’ di dolore e fastidio.

Gonfiore intorno alla ferita. A causa del ristagno di sangue o di liquido linfatico, è possibile che l’area intorno alla ferita ed in particolare al cavo ascellare sia gonfia, che può durare anche qualche settimana dopo l’intervento. Anche se dovesse essere necessario un drenaggio, i segni e i gonfiori si attenueranno fino a scomparire nell’arco di qualche settimana.
Fin da subito può essere utile massaggiare quotidianamente la cicatrice utilizzan- do apposite creme elasticizzanti in vendita nelle farmacie. Il corretto massaggio consiste in un movimento circolare sulla cute sovrastante la cicatrice, con i polpa- strelli delle dita, senza provocare arrossamenti della zona.Tale pratica può essere proseguita anche per mesi dopo l’intervento.

Problemi neurologici, ovvero “quelle strane sensazioni”. Tra le conseguenze più frequenti vi sono dei caratteristici disturbi localizzati intorno alla ferita e sotto il braccio, che si manifestano spesso come rigidità, pesantezza, formicolii, senso di goccia d’acqua fredda che scende lungo il braccio, bruciore nella maggior parte dei casi, alla ferita ancora “fresca”.
Talvolta, invece, la causa può essere la lesione, durante la dissezione dei linfonodi ascellari, dei nervi presenti nella regione. In questo caso sono più frequenti disturbi noti come iperestesia, ipoestesia o anestesia, vale a dire una maggiore, minore o nessuna sensibilità in quella parte del corpo. In questo caso le variabili sono molte: i disturbi possono persistere e sparire in un intervallo di tmpo più lungo, (anche più di un anno) o diventare permanenti. Con mimor frequenza si può verificare difficoltà nei movimenti di elevazione del braccio e una sporgenza della scapola, detta scapola alata. Può essere d’aiuto una fisioterapia precoce riabilitativa e semplici esercizi fisici domiciliari.