Cancro: l'unione fa la forza

   HealthDesk, 02/02/2016

CELLULE SOCIALI

Le cellule tumorali che migrano per formare metastasi hanno un “comportamento sociale”. Quasi mai si allontanano dalla sede originaria da sole, il più delle volte migrano in gruppo e ciò aumenta le loro probabilità di sopravvivenza e di successo nel colonizzare tessuti distanti.
È quanto emerge da uno studio pubblicato sui Proceedings of the National Academy of Sciences che ha identificato un’altra caratteristica delle cellule tumorali che formano metastasi: sono diverse da quelle che rimangono nella sede originaria del tumore e queste differenze sono quelle che contribuiscono a renderle resistenti ai trattamenti.
«Abbiamo scoperto che le cellule tumorali fanno due cose per aumentare le loro probabilità di fare vita a nuove metastasi», ha spiegato uno degli autori dello studio, Andrew Ewald docente alla Johns Hopkins University School of Medicine di Baltimora. Innanzitutto «attivano un programma molecolare che li aiuta a viaggiare attraverso diversi ambienti nel corpo». Questo programma in qualche modo sopprime la proliferazione sfrenata che caratterizza le cellule tumorali per potenziare la capacità di resistenza in ambiente ostile. In secondo luogo «viaggiano in gruppo».
È proprio questo programma molecolare che le protegge dalla chemioterapia: «Dal momento che la maggior parte dei chemioterapici prende di mira le cellule che si moltiplicano, le cellule che formano metastasi non possono essere uccise: il paziente resta così vulnerabile ad altri tumori», ha concluso Ewald.