Prende il via Precius, progetto per trovare le cure del futuro contro il cancro

   HealthDesk, 01/05/2016

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Integrare nanomedicine e immunoterapia per attaccare il cancro.


A questo progetto lavorerà Precius, consorzio internazionale multidisciplinare di 11 partner, tra i quali cinque importanti Istituti accademici, quattro aziende biotech all'avanguardia e due fornitori di servizi, che ha preso il via domenica 1 maggio. Per l'Italia parteciperà l'Istituto nazionale dei tumori di Milano. Il progetto, che avrà una durata di 60 mesi, ha ottenuto un finanziamento di circa 8,3 milioni di euro nell'ambito del Programma Quadro europeo per la ricerca e l’innovazione Horizon 2020. Il consorzio Precious sarà coordinato da Carl Figdor, docente senior di Immunologia sperimentale e capo del Dipartimento di Immunologia della Radboud University Medical Center, in Olanda.

Nonostante i significativi progressi degli ultimi anni nella lotta ai tumori, il cancro uccide ancora ogni anno più di 8 milioni di persone nel mondo. Spesso le cellule tumorali diventano resistenti al trattamento e continuano a moltiplicarsi. Da qui la necessità di individuare approcci innovativi che permettano di aumentare il tasso di sopravvivenza dei pazienti. Negli ultimi cinque anni, l'immunoterapia ha completamente rivisto il campo della cura del cancro con diversi nuovi tipi di trattamento che stanno rapidamente entrando nella pratica clinica. Tuttavia, le strategie di immunoterapia attualmente disponibili non funzionano in tutti i pazienti né in tutti i tipi di tumore a causa, almeno in parte, di un microambiente tumorale immunosoppressivo.

Precious darà vita a una piattaforma per lo sviluppo di nuove strategie immunomodulanti che agiscono a più livelli. «Questi nuovi farmaci - spiega Figdor - agiranno come un “coltello a due lame”, per stimolare il sistema immunitario e allo stesso tempo per attaccare il microambiente immunosoppressivo che caratterizza il sito del tumore».

Le nanoparticelle offrono una piattaforma ottimale per una immunoterapia combinatoria, in quanto sono in grado di incapsulare diverse molecole immunomodulatorie in particelle biodegradabili. Questo approccio consente di inviare simultaneamente segnali multipli al nostro sistema immunitario, il che permetterebbe di ottenere non solo una stimolazione della risposta immunitaria ma anche una diminuzione dei meccanismi di immunosoppressione. Un ulteriore vantaggio delle nanoparticelle è poter stimolare localmente la risposta immunitaria, riducendo quindi gli effetti collaterali e possibilmente i costi dell’immunoterapia.

Attualmente, però, le nanoparticelle immunomodulanti non sono utilizzate con il loro pieno potenziale a causa di gravosi requisiti di produzione. Precius svilupperà un processo di produzione su scala industriale di nanoparticelle immunomodulatorie per testare in ambito clinico le potenzialità di queste immunoterapie.