Cancro al seno: l'obesità paterna aumenta il rischio delle figlie?

   Salute Seno, Tiziana Moriconi, 26/08/2016

Pochi studi sono stati condotti finora per rispondere a questa domanda. Ma l'obesità dei padri sembra causare cambiamenti negli spermatozoi che si trasmettono alla prole

Diversi studi hanno da tempo sollevato il sospetto che l'obesità materna possa aumentare il rischio di cancro al seno nelle figlie. Vale lo stesso anche per i padri obesi? A porsi la domanda sono stati i ricercatori del Georgetown Lombardi Comprehensive Cancer Center (Washington, D.C.), che hanno condotto una prima indagine sui topi. E la risposta, stando ai primi dati, sembra essere affermativa.

Risultati preliminari. Secondo quanto pubblicato dagli studiosi su Scientific Reports, rispetto alla norma le femmine di topo nate da padri obesi e madri normopeso erano in sovrappeso alla nascita, hanno riportato un ritardo nello sviluppo del tessuto mammario e un aumento del rischio di carcinoma.

I cambiamenti epigenetici. Il motivo, per gli scienziati, potrebbe risiedere nel cambiamento dell'espressione di piccole molecole di Rna (microRNA) negli spermatozoi, che verrebbe poi ereditato dalla prole. Questa modifica non è genetica ma epigenetica: non vengono modificati i geni, infatti, ma la loro capacità di “lavorare”.

Nel caso specifico, i microRna coinvolti fanno parte del meccanismo che regola l'azione dell'insulina, la cui alterazione può essere legata alla modifica del peso corporeo e a un aumento del rischio di tumore al seno.

“Il nostro studio è condotto su topi, ma altre recenti ricerche condotte sugli esseri umani hanno mostrato che gli spermatozoi degli uomini obesi presentano importanti alterazioni epigenetiche rispetto ai normopeso”, sottolinea Sonia de Assis, Georgetown Lombardi Comprehensive Cancer Center. “I nostri nuovi dati suggeriscono che alcune di queste alterazioni possano influenzare le probabilità di sviluppo di un tumore al seno nelle generazioni future”.

Il prossimo passo di de Assis e colleghi sarà verificare se i cambiamenti osservati negli spermatozoi e nel tessuto mammario degli animali si ritrovano anche negli uomini obesi e nelle loro figlie.


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