Dai Big Data una nuova arma contro il cancro

   Popsci.it, 16/09/2016

MEDICINA

D’analisi dei miliardi di dati che arrivano ogni giorno dalla ricerca spaziale
è nata una rivoluzione sui metodi di ricerca contro il cancro, con diagnosi più precoci e cure su misura. Il progetto nasce dall’accordo tra il Jet Propulsion Laboratory della Nasa e il National Cancer Institute degli Stati Uniti nato 15 anni fa e rinnovato adesso per altri 5.

Il progetto
Ogni giorno satelliti e telescopi spaziali inviano a Terra un’incredibile quantità di dati, un ‘mare’ in cui sarebbe impossibile non perdersi senza l’uso di sofisticati algoritmi
capaci di mettere ordine. E’ il cosiddetto problema dei Big Data e le difficoltà fondamentali sono quelle di riuscire a identificare i dati importanti in mezzo a quello che sembra un caos di numeri e mettere ordine tra i dati in arrivo da strumenti o centri di ricerca che usano metodi di catalogazione differenti.

Ad analogo problema si sono trovati davanti i ricercatori di Early Detection Research Network (Edrn), un progetto per raccogliere dati da vari centri e identificare le firme genetiche e molecolari dei tumori. Il muro che si sono trovati davanti era quello di uniformare i dati “e il Jpl ci ha detto: affrontiamo queste cose di continuo!”, ha spiegato Sudhir Srivastava, responsabile di Edrn. E’ nata così una collaborazione che in 15 anni ha portato molti frutti, tra cui nuovi test diagnostici per il riconoscimento dell’insorgenza del cancro usati finora da 1 milioni di pazienti negli Usa.

Il nuovo accordo di collaborazione tra i due centri coincide anche con l’allargamento del progetto a Regno Unito, Cina, Giappone, Australia, Israele e Cile. “Più ci espandiamo più dati possiamo integrare – ha spiegato Christos Patriotis, direttore del gruppo di ricerca del National Cancer Institute – al posto di essere come dei ‘silos’ isolati adesso i nostri partner possono integrare le loro scoperte. Ogni sistema può parlare con l’altro”.


Leggi articolo originale