Dopo una chemioterapia si può fare il vaccino antinfluenzale?

   www.corriere.it, Salute, sportello Cancro, Giordano Beretta, 03/12/2019

SALUTE
Anche chi è ancora in trattamento può vaccinarsi, ma è meglio che attenda due settimane dalla fine del ciclo di cura

Mio padre, operato di tumore al colon a inizio estate, ha poi fatto cicli di chemioterapia e altri farmaci a bersaglio molecolare. Ora sta bene e le terapie sono da poco finite. Ci chiediamo se sia il caso di fargli fare il vaccino antinfluenzale: ci sono controindicazioni? Dobbiamo chiedere all’oncologo?

Risponde Giordano Beretta, presidente eletto dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica (Aiom) e responsabile dell’Oncologia Medica di Humanitas Gavazzeni Bergamo

Il vaccino antinfluenzale è indicato per tutti i soggetti che desiderano evitare l’influenza e che non abbiano specifiche controindicazioni. È offerto gratuitamente a chi è a maggior rischio di complicanze: bambini, persone d’età superiore a 65 anni e soggetti che soffrono di patologie croniche, tra i quali i pazienti oncologici. E la gratuità si estende a tutti gli operatori sanitari e, con alcune differenze nei diversi Sistemi Sanitari Regionali, ai familiari delle persone a rischio. Il costo di una dose di vaccino, quando non gratuito, è di circa 20 euro e la vaccinazione può essere effettuata presso i servizi vaccinali delle ASL o presso i medici di medicina generale.

Vaccini sicuri, pochi e poco probabili
Veniamo ai suoi quesiti: i vaccini antinfluenzali autorizzati sono sicuri e sottoposti a controlli accurati. Gli effetti collaterali più comuni sono reazioni locali (lieve dolore e arrossamento nel punto di iniezione) e, meno frequenti febbre, dolori muscolari o articolari e mal di testa, generalmente di scarsa entità e che si risolvono entro uno o due giorni. Raramente si possono verificare allergie, mentre reazioni più gravi sono segnalate (non sempre legate al vaccino) solo in uno o due soggetti ogni milione di vaccinati.

Parlare con il medico per valutare il singolo caso
Anche nei malati oncologici la vaccinazione è indicata, sicura, minimamente invasiva e può essere somministrata anche contemporaneamente ad altri eventuali vaccini. Va utilizzata sia nei pazienti che hanno già concluso le cure sia in quelli in corso di trattamento attivo, per i quali si suggerisce di effettuarla dopo circa due settimane dal ciclo di terapia per consentire una migliore risposta immunitaria. Ci sono, come sempre, delle controindicazioni: in chi, ad esempio, ha avuto precedenti reazioni di tipo anafilattico ad uno dei componenti del vaccino. Oppure in presenza di una malattia acuta di medio-grave entità è bene rinviare l’immunizzazione antinfluenzale a quando il paziente si sarà rimesso. Per questo è bene parlarne sia con l’oncologo che con il medico di famiglia, in modo da valutare al meglio il singolo caso, che potranno consigliarvi anche sulle principali norme igieniche per prevenire l’influenza che si scatena nel periodo autunnale e invernale: in particolare è importante evitare luoghi affollati, seguire un’adeguata igiene delle mani e aerare le stanze dove si soggiorna.La vaccinazione deve solitamente essere effettuata nel periodo autunnale a partire dalla metà di ottobre fino a fine dicembre.


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