Tumore al seno. E se una soluzione fosse negli androgeni?

   www.healthdesk.it, 21/01/2021

Nuove terapie
Presentato su Nature Medicine un nuovo trattamento ormonale per i tumori al seno positivi agli estrogeni basato sull’attivazione del recettore degli androgeni. Questa terapia combinata con quella ormonale standard è più efficace, più sicura e ha effetti positivi anche sulle ossa e sui muscoli

Una partita tra estrogeni e androgeni sapientemente “truccata” per dare la vittoria agli ormoni maschili. Quando gli androgeni hanno il sopravvento il tumore smette di crescere. È la nuova strategia terapeutica per i tumori della mammella positivi agli estrogeni messa a punto dai ricercatori dell’Università di Adelaide e descritta su Nature Medicine. I ricercatori hanno infatti intravisto negli androgeni, ormoni considerati prettamente maschili, ma presenti a bassi livelli anche nelle donne, delle potenzialità terapeutiche per i tumori al seno positivi ai recettori degli estrogeni che costituiscono la maggio parte dei carcinomi mammari.

La loro idea è quella di scatenare gli androgeni contro gli estrogeni in una lotta tra ormoni che si rivela più efficace delle terapie ormonali tradizionali basate solo su farmaci che inibiscono gli estrogeni.

Alla lunga queste terapie possono sviluppare resistenza e smettono di bloccare la crescita tumorale. La necessità di individuare trattamenti alternativi ha acceso i riflettori sugli androgeni, un’arma già tentata in precedenza ma con risultati contrastanti.

Utilizzando modelli di linee cellulari derivate dai pazienti, i ricercatori hanno dimostrato che l'attivazione del recettore degli androgeni, con ormoni naturali o attraverso un farmaco, promuove un’azione antitumorale nei carcinomi al seno positivi agli estrogeni, anche in quelli resistenti agli attuali trattamenti ormonali. Il nuovo trattamento che consiste per l’appunto nella stimolazione dell’attività del recettore degli androgeni può essere usato in combinazione con altre terapie ormonali potenziandone gli effetti.

«Abbiamo fornito nuove prove sperimentali convincenti che i farmaci che stimolano i recettori degli androgeni possono essere più efficaci dei trattamenti standard attualmente usati (ad esempio Tamoxifen) o di quelli nuovi (ad esempio Palbociclib) e, nel caso di quest'ultimo, possono essere combinati per migliorare l'inibizione della crescita tumorale. Inoltre, gli agenti attivatori selettivi dei recettori degli androgeni attualmente disponibili sono privi degli effetti collaterali indesiderati degli androgeni naturali e possono assicurare altri benefici alle donne, tra cui il rafforzamento delle ossa, dei muscoli e il miglioramento della salute mentale», ha dichiarato Wayne Tilley che ha guidato lo studio.

Gli scienziati stanno per avviare trial clinici per valutare l’efficacia e la sicurezza di farmaci che mimano la funzione degli androgeni. Questo tipo di terapia, ci tengono a sottolineare gli scienziati, non toglie femminilità alle donne e offre una serie di effetti positivi a cascata sulle salute fisica e mentale.

«Data l'efficacia di questa strategia di trattamento in più fasi della malattia nel nostro studio, speriamo di tradurre questi risultati in studi clinici su una nuova classe di farmaci per la terapia ormonale per il cancro al seno», concludono i ricercatori.


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