L’inattività fisica è uno dei principali fattori di rischio nello sviluppo del cancro

   https://diariofvg.diariodelweb.it, 05.02.2021

Pubblicata una guida intitolata “Medicina & Sport da Cro di Aviano e dal Comitato di Pordenone dell’Andos

FVG – L’inattività fisica è uno dei fattori di rischio per l’insorgenza dei tumori, evidenza acclarata nella letteratura scientifica e motivo per cui l’esercizio fisico è una delle indicazioni prescritte dagli stessi oncologi. Quando poi si tratta di carcinoma alla mammella, il movimento diventa collaterale alle terapie non solo per il recupero fisioterapico dopo l’intervento chirurgico al seno, ma anche per ridurre gli effetti collaterali dei farmaci. È quanto da dieci anni viene percorso nel territorio pordenonese attraverso il progetto realizzato dal Centro di Riferimento Oncologico di Aviano assieme al Comitato di Pordenone dell’Andos (Associazione nazionale donne operate al seno) curato dalla docente Dalila Desirée Gregori, che oggi si arricchisce di un libro pubblicato dalla Biblioteca Scientifica e per Pazienti del Cro di Aviano, grazie alle donazioni del 5×1000.

Si tratta di una guida intitolata “Medicina & Sport. Guida all’attività fisica per le donne operate di tumore al seno”, in cui sono contenuti esercizi, pratiche e indicazioni motorie suddivise per livello di difficoltà e a seconda delle indicazioni terapeutiche specifiche. Il libro, curato da Dalila Desirée Gregori (già docente di Scienze motorie e sportive) è il frutto di dieci anni di confronto con i medici e gli specialisti del Cro. Punto di svolta fu nel 2011 l’incontro di Gregori con Diana Crivellari, medico oncologo del Cro che aveva in cura una delle donne seguite dall’autrice. «Da quell’incontro nacque una collaborazione che coinvolse Andos di Pordenone e la Via di Natale di Aviano, la signora Renza Zanon (allora presidente di Andos) diede la possibilità di sviluppare un percorso di attività fisica mentre la signora Carmen Gallini presidente della Via di Natale, mise a disposizione la palestra situata nella struttura dell’Associazione omonima» spiega nel libro Desirée Gregori. Via via il progetto ha iniziato a essere molto seguito, arrivando a raggiungere un migliaio di presenze fino ad ora. «Vengono proposti tre appuntamenti a settimana di livello differenziato. A oggi questa attività si è arricchita e continuano ad accedere persone che vengono segnalate dai medici oncologi delle strutture ospedaliere locali. Si tratta anche di occasioni per stare insieme e di avviare un dialogo in grado di promuovere cambiamenti positivi nella persona e favorire processi di benessere» commenta Marisa Zanella, presidente dell’Andos di Pordenone.

«Una donna su quattro è fisicamente inattiva (ovvero meno di 30 minuti di attività moderata a settimana), mentre solo una donna su quattro fa attività fisica almeno due volte a settimana. Studi indicano come l’attività fisica svolta prima o dopo la diagnosi tumorale si associ a una riduzione di mortalità cancro-specifica e di mortalità globale» scrive nella prefazione Fabio Puglisi, direttore del Dipartimento di Oncologia Medica del Cro di Aviano. «Solamente il 20% dei tumori è di origine genetica, la restante parte è legata ai cosiddetti “fattori di rischio modificabili” ovvero quei fattori dipendenti dal nostro stile di vita e dall’ambiente esterno. Tra i fattori di rischio modificabili, l’obesità, il sovrappeso e l’inattività fisica sono responsabili di un terzo di tutte le morti per cancro» aggiunge nella guida il medico Simon Spazzapan, oncologo specializzato nel tumore alla mammella. «Nel 2002 l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro aveva stimato che per i tumori più frequenti circa il 25-33% dei casi fosse attribuibile a fattori di rischio quali il sovrappeso e la scarsa attività fisica» conclude Spazzapan. Oltre al beneficio in termini di prevenzione, la pratica motoria studiata appositamente sulle donne operate al seno si è posta come obiettivi quello di «contenere l’aumento di peso indotto dalle terapie, contrastare la stanchezza, migliorare postura, flessibilità e mobilità, attenuare i dolori articolari indotti dai farmaci anti-ormonali con particolare attenzione all’osteoporosi» conclude Dalila Desirée Gregori.
Il libro pubblicato dalla Biblioteca del Cro è un supporto pensato in particolare per le pazienti che hanno ricevuto diagnosi di carcinoma alla mammella al Centro di Riferimento di Aviano, e alle pazienti iscritte all’Andos di Pordenone che seguono i corsi di attività motoria adattata realizzati da Dalila Desirée Gregori. Il libro sarà disponibile online sui siti web dell’Andos di Pordenone e del Cro di Aviano.


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