Ecco come la restrizione calorica può rallentare la crescita dei tumori

   www.healthdesk.it, 27/10/2021

Lo studio
Ecco come la restrizione calorica può rallentare la crescita dei tumori
Uno studio su Nature analizza gli effetti della dieta chetogenica e della restrizione calorica sulla crescita dei tumori nei topi. Entrambe le diete riducono il rifornimento di glucosio, ma la restrizione calorica abbassa anche il livello di lipidi, la chetogenica no. Ed è ciò che fa la differenza


Quando si parla di dieta anti-cancro si pensa alla prevenzione, alla lista dei cibi “sì” e dei cibi “no” che allontanano il rischio di sviluppare un tumore. Ma i ricercatori del MIT che hanno firmato uno studio su Nature parlano di dieta anti-cancro pensando a una vera e propria strategia terapeutica che potenzialmente potrebbe essere abbinata alle cure farmacologiche. Meglio precisarlo subito: ora come ora non ci sono motivi validi per cui i pazienti dovrebbero seguire una dieta speciale. Non c’è ancora alcuna indicazione valida per gli esseri umani perché lo studio è stato condotto sui topi.

Grazie agli esperimenti sugli animali, gli scienziati hanno scoperto che la cosiddetta “restrizione calorica”, la dieta che prevede un taglio delle calorie del 25-50 per cento, riesce a rallentare la progressione dei tumori.

I ricercatori hanno analizzato gli effetti di due tipi di diete su topi affetti da tumore del pancreas, la dieta chetogenica (basso contenuto di carboidrati, elevato contenuto di grassi e proteine) e la restrizione calorica scoprendo che quest’ultima garantiva benefici tangibili.

È noto che le cellule tumorali consumano una grande quantità di glucosio. Per questa ragione si è pensato di poter bloccare la loro crescita riducendo la quantità di glucosio disponibile. Un obiettivo che potrebbe essere raggiunto tanto con la dieta chetogenica che con la restrizione calorica. Quando gli scienziati del MIT hanno testato i due regimi alimentari sui topi con un carcinoma pancreatico, hanno osservato che entrambe le diete inducevano un abbassamento dei livelli di glucosio ma avevano effetti diversi sul livello dei lipidi. La restrizione calorica provocava una riduzione dei lipidi la chetogenica un aumento.

E si è scoperto che questa carenza di lipidi rallenta la crescita del tumore più della riduzione del glucosio. Le cellule tumorali hanno infatti bisogno di lipidi per costruire le loro membrane cellulari. Normalmente, quando i lipidi non sono disponibili in un tessuto, le cellule possono crearne di propri ma devono avere a disposizione i mattoni da cui partire, ossia gli acidi grassi insaturi.

La dieta chetogenica fornisce una quantità di lipidi tale da non rendere necessario il processo di auto produzione. La restrizione calorica, al contrario, non prevede alcun rifornimento di lipidi né di acidi grassi per cui le cellule vengono private degli strumenti di base per poter costruire le membrane cellulari.

E difatti nei topi alimentati con la dieta ipocalorica la crescita del tumore era rallentata in modo significativo rispetto ai topi che seguivano la dieta chetogenica.

I ricercatori hanno raccolto anche alcuni dati da pazienti con tumore del pancreas per valutare se la restrizione calorica avesse qualche effetto sulla progressione del tumore negli esseri umani. Ancora non ci sono risultati definitivi, ma dalle analisi emerge il sospetto che la quantità di lipidi prevista nella dieta possa incidere sulla crescita del tumore. È ancora presto per poter trarre conclusioni sugli effetti della dieta anti-cancro negli esseri umani.

Sebbene lo studio abbia dimostrato che la restrizione calorica ha un effetto benefico nei topi, i ricercatori non hanno intenzione di raccomandare ai malati di cancro di seguire una dieta ipocalorica che richiede grandi sacrifici e può anche avere effetti collaterali dannosi. Tuttavia, ritengono che la dipendenza delle cellule tumorali dalla disponibilità di acidi grassi insaturi potrebbe essere sfruttata per sviluppare farmaci che potrebbero aiutare a rallentare la crescita del tumore. 


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