Codice Etico

CODICE ETICO 

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INTRODUZIONE

Finalità dell’ A.N.D.O.S. onlus

L’associazione A.N.D.O.S. ONLUS, la cui attività è iniziata nel dicembre del 1976, è un'istituzione di volontariato i cui associati sono raggruppati in Comitati locali con esclusive finalità d’informazione, di sensibilizzazione individuale, sociale e di studio in ordine ai problemi connessi alla salute della donna con particolare attenzione ai tumori alla mammella. I Comitati sono a loro volta Soci dell’A.N.D.O.S. ONLUS Nazionale.

L’A.N.D.O.S. onlus, che non ha scopo di lucro, è stata fondata da un gruppo di persone con lo scopo di riunire in libera associazione le persone che hanno subito un intervento al seno assieme a quanti intendono collaborare alla loro assistenza e al loro reinserimento nella società e negli ambiti di lavoro.
L’Associazione si è costituita con l’obiettivo di portare aiuto morale e materiale anche mediante lo svolgimento di attività di volontariato ed opere di umana solidarietà, assistenza sociale, beneficenza.
L’A.N.D.O.S. onlus persegue altresì attività di formazione, informazione e prevenzione sui problemi attinenti il cancro mammario nei confronti di medici, personale infermieristico, volontari e donne in generale affinché possa essere conseguito il pieno successo terapeutico insieme a quello funzionale e rieducativo.
L’Associazione svolge in alcuni suoi Comitati attività di tipo riabilitativo per il recupero psico – fisico delle donne operate.
L’A.N.D.O.S. onlus svolge eventualmente anche attività di formazione, informazione e volontariato per l'assistenza delle donne in generale.

Strumenti utilizzati dall’ A.N.D.O.S. onlus

Al fine di favorire una completa ripresa della donna operata al seno sotto il profilo fisico, psicologico, umano e sociale l’Associazione promuove iniziative ed attività con le proprie risorse umane, distribuite nelle strutture periferiche operanti sul territorio o congiuntamente ad altre istituzioni operanti nell'ambito della difesa della salute e nel campo della ricerca, della formazione e aggiornamento professionale.
Le risorse finanziarie sono reperite presso le Istituzioni (Stato, Regioni,Comuni), presso l’Unione Europea, nonché facendo ricorso a finanziamenti privati, Istituti, enti e/o organi in genere sia pubblici che privati compresi eventuali grants incondizionati (liberalità) o supporti a specifici progetti, che l’industria in genere o anche enti come le fondazioni potranno offrire per gli obiettivi descritti, nonché da proventi derivanti da ricerche, studi o documenti realizzati dall'Associazione o dalla gestione di eventuali attività commerciali.

 

DEFINIZIONI DEL CODICE ETICO DELL’ A.N.D.O.S. onlus

Art. 1 – Che cos’è il Codice Etico

Il Codice Etico è un accordo istituzionale volontario, stipulato tra i Soci dei Comitati e di Soci del Nazionale dell’A.N.D.O.S. onlus(in seguito chiamati Soci), al fine di regolamentare eticamente i rapporti tra di essi e tra l’Associazione e i propri interlocutori, compresi coloro che, tramite elargizioni di ogni genere, consentono ad essa di raggiungere i propri obiettivi.
Deve costituire uno strumento normativo in grado di modificare stabilmente i comportamenti dei singoli, certificando l’adesione dell’Associazione dei Soci all’insieme dei valori etici costituenti la finalità dell’A.N.D.O.S. Onlus.
L’appartenenza all’A.N.D.O.S. implica l’osservanza della normativa giuridica generale vigente nonché l’accettazione e la piena adesione non soltanto allo statuto dell’Associazione, ma anche al presente Codice Etico.

Art. 2 – Motivazione dei Soci dei Comitati e dei Soci del Nazionale

I Soci dell’A.N.D.O.S. onlus possiedono una forte motivazione che li spinge ad incidere sul miglioramento della qualità della vita attraverso la causa che servono.
Tramite l’A.N.D.O.S. onlus servono l’ideale dell’organizzazione non lucrativa e considerano lo sviluppo del mondo Non Profit il principio dominante della vita associativa, proponendosi di escludere ogni interferenza derivante da interessi individuali.

Art. 3 – Struttura del Codice Etico

Il Codice Etico si compone di tre parti portanti: la prima indica quelli che sono i principi generali ai quali l’A.N.D.O.S. onlus, in tutte le sue componenti, ispira la propria missione, la seconda detta le norme di condotta per le varie tipologie di destinatari e la terza definisce la struttura di attuazione e di controllo dell’effettiva applicazione del presente documento. 

 

PRINCIPI

Art. 4 – Carattere personale e responsabilità dei Soci dei Comitati e dei Soci del Nazionale

Come persone, i Soci dell’A.N.D.O.S. onlus sono eticamente responsabili verso loro stessi e verso l’Associazione di impersonare il carattere proprio della miglior tradizione umanitaria e di utilità sociale. Per questa ragione, non sono disposti a compromettere le loro convinzioni personali né quelle dell’Associazione e dei suoi appartenenti.

Art. 5 – Correttezza

La regolamentazione oggetto del presente Codice è diretta altresì a promuovere, realizzare e tutelare, nel generale interesse, la correttezza dell’operato dell’Associazione e la sua conseguente considerazione nei confronti della collettività, dello Stato, dell’opinione pubblica ed in genere di tutti quei soggetti che, direttamente o indirettamente, stabilmente o temporaneamente, instaurino a qualsiasi titolo rapporti di collaborazione od operino nell’interesse dell’A.N.D.O.S. onlus.

Art. 6 – Trasparenza all’interno dell’Associazione e verso i terzi

Il Codice riflette l’impegno dei Soci dell’A.N.D.O.S. onlus all’osservanza delle leggi vigenti ma anche la volontà di operare, in ogni profilo concreto della loro azione, secondo trasparenti e corrette norme di comportamento.
In particolare i Soci dei Comitati e i Soci del Nazionale dell’A.N.D.O.S. onlus riconoscono la propria responsabilità nel garantire che le necessarie risorse umane e finanziarie vengano reperite in maniera etica, professionale e trasparente, secondo l’interesse esclusivo dell’Associazione e mai a vantaggio personale e che l’intenzione del finanziatore venga rispettata con onestà al fine di generare sostegno al privato sociale e fiducia negli enti Non Profit.

Art. 7 – Tutela del nome di A.N.D.O.S. onlus

Nello svolgimento delle proprie attività i Soci dell’A.N.D.O.S. onlus non devono commettere azioni capaci di danneggiare o compromettere i profili valoriali e di immagine che caratterizzano l’Associazione e il suo buon nome, né la sua progettualità, ossia le attività che pone in essere per raggiungere i propri scopi.

Art. 8 – Indipendenza dell’Associazione e dei propri giudizi scientifici

I Soci si impegnano a non ricevere direttamente finanziamenti o a non far pervenire all’A.N.D.O.S. onlus contributi che, per le caratteristiche politiche, culturali ed economiche del donatore potrebbero pregiudicare l’indipendenza di loro stessi o dell’Associazione.
L’Associazione si impegna a ricercare il maggior numero di fonti di finanziamenti, evitando di stabilire rapporti preferenziali di tipo patrimoniale con terzi interessati a finanziare i progetti elaborati dall’A.N.D.O.S. onlus.
L’Associazione, nell’ambito della sua funzione informativa, formativa e di supporto attivo a favore delle donne operate al seno e alle donne in generale, non potrà subire dai finanziatori condizionamenti esterni di nessun tipo con riguardo all’elaborazione scientifica e culturale dei progetti che pone in essere, alla relativa pubblicazione dei risultati, alla sperimentazione etica di nuovi farmaci, allo studio della diagnostica innovativa, e al rapporto con le istituzioni (ministeriali, regolatorie e simili) nelle loro varie espressioni.

Art. 9 – Utilizzo dei fondi

L’Associazione si impegna a perseguire un’ efficace, efficiente e lungimirante uso delle risorse umane e finanziarie. A tal proposito i Soci garantiscono che le risorse finanziarie di solidarietà saranno utilizzate secondo il criterio della buona gestione per fini conformi a quelli statutariamente indicati.
La destinazione dei fondi deve essere chiaramente esplicitata e legata alla sopravvivenza dell’Associazione ed alla realizzazione di specifici progetti.
I risultati dell’attività posta in essere attraverso l’utilizzo delle risorse dell’Associazione devono essere resi noti alla collettività.


RAPPORTI CON I TERZI

Art. 10 – Ambito di operatività e diffusione esterna

Il presente Codice si rivolge, altresì, ai rapporti intercorrenti tra l’Associazione e i soggetti che forniscono gli strumenti necessari al raggiungimento della finalità associativa. Pertanto il Codice sarà esteso, nelle forme e nei modi ritenuti più idonei, a quanti a vario titolo operino nell’ambito del settore ed entrino in contatto con l’Associazione.

Art. 11 – Rapporti con gli “Stakeholder”

L’A.N.D.O.S. intende sviluppare, anche grazie al Codice Etico, un rapporto fiduciario con i suoi Stakeholder, cioè con quelle categorie di individui, gruppi, associazioni o istituzioni le cui aspettative sono in gioco nella conduzione delle attività associative e che, a vario titolo, possono contribuire al perseguimento della sua missione.

Art.12 – Rapporti con le Istituzioni

L’A.N.D.O.S. onlus dialoga attivamente con le Istituzioni e con le organizzazioni della società civile e fornisce parere esperto ed apporti professionali per il perseguimento di obiettivi comuni nel campo della salute.

Art. 13 – Rapporti con i finanziatori

Al fine di evitare il sorgere di interessi concorrenziali o conflittuali e di rapporti privati e/o di collaborazione, i Soci, sin dalla fondazione dell’associazione, si sono astenuti dal ricevere ogni possibile finanziamento e/o emolumento in prima persona senza averlo preventivamente dichiarato all’Associazione, come si sono astenuti dal far pervenire all’Associazione contributi occulti o sottoposti a condizioni non etiche e che possano in qualsiasi maniera influire sull’indipendenza dell’Associazione nel raggiungimento dei propri obiettivi.
L’Associazione, pur riconoscendo il ruolo di primaria importanza dei finanziamenti erogati da terzi, si impegna a non favorire in nessun modo un processo di assimilazione della logica Non Profit a quella propria delle organizzazioni For Profit o pubbliche.
L’A.N.D.O.S. onlus si impegna a fornire ai finanziatori, tramite le modalità indicate nello statuto, una chiara e veritiera informazione sullo scopo che essa persegue, sulle finalità, i tempi e le modalità d’attuazione delle iniziative e dei progetti da sostenere, nonché sulle attività svolte attraverso l’impiego dei fondi stessi.

Art. 14 – Finanziamenti

Fermo restando quanto già indicato negli articoli precedenti, l’A.N.D.O.S. onlus, nel delicato rapporto esistente con i finanziatori operanti nei vari settori, si impegna ad accettare fondi finalizzati al sostegno dell’Associazione e degli specifici progetti dalla stessa ideati e condotti in maniera del tutto autonoma ed indipendente: liberalità incondizionate e fondi ad hoc per lo svolgimento di attività predeterminate. Nel caso di finanziatori per i quali sia stato accertato o comunque pubblicamente diffuso il probabile coinvolgimento in situazioni eticamente riprovevoli, i finanziamenti potranno essere accettati, ma saranno soggetti ad un controllo ancor più attento a garanzia dell’indipendenza e della trasparenza dell’Associazione. In tali casi, in particolare, la procedura di attribuzione del finanziamento nonché la scelta sull’utilizzo del medesimo saranno attuati dal Consiglio Direttivo Nazionale sotto la vigilanza e sentito il parere del Supervisore etico il quale dovrà dare apposita informativa sul finanziamento stesso e sul suo impiego alla prima Assemblea dei soci.

 

DISPOSIZIONI DI ATTUAZIONE OPERATIVA

Art. 15 – Sottoscrizione di impegno e di accettazione del Codice Etico

Ogni Socio prende visione ed accetta il presente Codice, esprimendo l’impegno a non ostacolare in nessun modo il lavoro degli organi preposti alla salvaguardia della sua effettività.

Art. 16 – Supervisore etico

L’assemblea elegge tra i Soci un Supervisore etico con la finalità di garantire l’effettiva adesione dei Soci dei Comitati e dei Soci del Nazionale ai principi del presente Codice.
Il Supervisore rimane in carica per due anni, è liberamente rieleggibile e viene nominato ad anni alterni rispetto al Consiglio Direttivo Nazionale.

Art. 17 – Compatibilità della carica di Supervisore etico

Per garantire l’indipendenza del suo operato, la carica di Supervisore non è compatibile con quella di Presidente, Coordinatore, per l’ A.N.D.O.S. onlus Nazionale, Vice-Presidente, Segretario e comunque di membro del Consiglio Direttivo Nazionale dell’Associazione medesima.

Art. 18 – Modalità di esercizio del controllo

Ai fini dello svolgimento della propria funzione, il Supervisore etico con cadenza semestrale riceve dal Consiglio Direttivo Nazionale un resoconto dettagliato ed aggiornato delle attività svolte dall’Associazione, in particolare dei finanziamenti accettati e dei progetti realizzati e che si intendono realizzare.
Al Supervisore etico, inoltre, ciascun Socio, dipendente o collaboratore, dell’A.N.D.O.S. onlus che ne abbia notizia provvede a segnalare eventuali comportamenti che possano risultare difformi dal presente Codice.

Art. 19 – Funzione istruttoria, propositiva e consultiva del Supervisore etico

Nell’ambito dell’attività di verifica sull’osservanza del Codice Etico demandata, il Supervisore etico:

  • provvede ad istruire, anche a seguito di motivate segnalazioni dei Soci, i casi di presunte infrazioni al Codice;

  • sottopone al Consiglio Direttivo Nazionale le proposte di sanzione per le quali siano risultate fondate, a suo giudizio, le contestazioni o le denunce di infrazione al Codice;

  • esprime pareri consultivi sull’applicazione del Codice su richiesta dei Soci o del Consiglio Direttivo Nazionale;

  • si presenta almeno una volta all’anno di fronte all’Assemblea dei Soci per fornire una relazione del suo operato.

Art. 20 – Funzione di indirizzo del Supervisore etico

Il Supervisore etico svolge una funzione di raccomandazione preventiva in relazioni a fattispecie di comportamento che, pur non costituendo palesi violazione al Codice etico, non appaiono conformi ai principi generali del Codice stesso o dell’etica associativa dell’A.N.D.O.S. onlus.
Il Supervisore può anche proporre, in base alle casistiche riscontrate, le modifiche e le integrazioni del presente Codice, da sottoporre all’approvazione dell’Assemblea dei Soci dell’A.N.D.O.S. onlus.
Il Supervisore etico non percepisce emolumenti per le attività legate allo svolgimento delle sue funzioni.

Art. 21 – Funzione di valutazione dei conflitti d’interesse

Al Supervisore etico spetta il compito di valutare l’effettiva e concreta esistenza di situazioni di conflitto di interessi al fine di evitare che chiunque, tra Soci, dipendenti o collaboratori dell’A.N.D.O.S. onlus , possa trarre vantaggio da situazioni distorsive o causare anche indirettamente discredito alla professionalità, all’indipendenza ed alla trasparenza dell’Associazione e delle attività da essa svolte.
Il Socio che abbia notizia di una potenziale situazione di conflitto di interessi è tenuto a darne tempestiva comunicazione al Supervisore etico che procederà alle opportune verifiche. Qualora oggetto di verifica fosse il comportamento del Supervisore etico in qualità di Socio dell’A.N.D.O.S. onlus, tutti i suoi compiti saranno devoluti al Presidente.
Si avrà conflitto di interessi quando un Socio, dipendente o collaboratore, dell’A.N.D.O.S. onlus, a causa di una particolare relazione formale (sua o di un suo stretto familiare) con un finanziatore abituale o potenziale o comunque a causa di un interesse di altra natura all’interno dell’organizzazione finanziatrice, si trovi in una situazione di conflitto concreto e specifico, tale cioè da pregiudicare la sua autonomia di giudizio in relazione ad una determinata attività da svolgere in favore dell’Associazione.
Al fine di evitare la nascita di potenziali conflitti e di garantire al contempo la trasparenza dell’Associazione, il Socio dell’A.N.D.O.S. onlus dovranno sempre informare il Supervisore etico ed il Consiglio Direttivo Nazionale della loro partecipazione a convegni, riunioni, o attività in genere la cui presenza è stata richiesta o resa possibile da finanziamenti provenienti da terzi.

Art. 22 – Proposte di sanzione del Supervisore etico

Qualora il Supervisore etico, espletata la procedura istruttoria, abbia verificato la sussistenza di una specifica violazione al Codice, procede, dopo essersi confrontato con il Presidente, all’adozione di una proposta di sanzione e la comunica al Socio interessato. Nel caso in cui oggetto della proposta sanzionatoria sia il Presidente, il Supervisore si rivolge, convocandola in tempi utile, all’Assemblea dei Soci dei Comitati e dei Soci del Nazionale per individuare, di concerto con questa, la relativa sanzione.

Art. 23– Provvedimenti sanzionatori

I provvedimenti comminabili, nel caso di comprovate violazioni delle norme del Codice Etico associativo, sono i seguenti:
a) avvertimento formale con richiesta di immediata cessazione del comportamento;
b) sospensione associativa per un termine estensibile fino a 6 mesi;
c) espulsione dall’Associazione.
L’applicazione della sanzione di cui alla lettera c) dovrà essere formalmente approvata anche dal Consiglio Direttivo, con esclusione, nel caso in cui destinatario del provvedimento fosse un membro del Consiglio, del voto dello stesso.
Il Supervisore dispone l’esecuzione e i relativi tempi di attuazione della sanzione.

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