chemio fuori vena
domanda:
risposta di dott.Claudio Pagliari:
Buongiorno.
Quando il farmaco in corso di chemioterapia va fuori dal lume della vena può creare seri problemi come nel suo caso. Anche le vene utilizzate per la chemioterapia possono subire danni che talvolta sono permanenti. Per questo motivo spesso vengono posizionati dei piccoli cateteri venosi con un serbatoio situato nel sottocute in modo da poterlo utilizzare più volte senza danno per le vene. Il suo oncologo conosce sicuramente tale dispositivo e saprà valutare se posizionarlo o meno.
Cordialmente
Gent.sso dott. Pagliari, son una donna operata di mastectomia. Una settimana fa ho fatto la seconda chemio, che gli oncologi chiamano AC. Dopo alcuni giorni mi sono ritrovata con un dolore al braccio e ho notato che la zona vicino a dove è stata fatta la flebo è un pò gonfia. presumo che il farmaco chemioterapico sia andato fuori vena. sto applicando la Clerame, ma il dolore è ancora intenso. Vorrei sapere cosa succede alle mie povere vene( se il danno è transitorio o definitivo) se il farmaco esce e se ci sono rimedi per questo problema. Mi sono rivolta a Lei perchè il mio oncologo è in ferie.
Tante Grazie.... e colgo l'occasione
per augurarLe
Buon Natale
risposta di dott.Claudio Pagliari:
Buongiorno.
Quando il farmaco in corso di chemioterapia va fuori dal lume della vena può creare seri problemi come nel suo caso. Anche le vene utilizzate per la chemioterapia possono subire danni che talvolta sono permanenti. Per questo motivo spesso vengono posizionati dei piccoli cateteri venosi con un serbatoio situato nel sottocute in modo da poterlo utilizzare più volte senza danno per le vene. Il suo oncologo conosce sicuramente tale dispositivo e saprà valutare se posizionarlo o meno.
Cordialmente