Le diverse opzioni di trattamento

TRATTAMENTI SISTEMICI 

Per trattamenti sistemici si indendono terapie che interessano l’intero organismo. Attualmente sono disponibili numerose opzioni di tipo sistemico per il trattamento di questa fase della malattia.

I principali trattamenti sistemici sono:

1. Terapia ormonale
2. Terapia mirata o target
3. Chemioterapia
 

I. TERAPIA ORMONALE 

La terapia ormonale, conosciuta anche come terapia endocrina, rappresenta la principale opzione di trattamento per le donne con carcinoma mammario positivo ai recettori degli ormoni ed è impiegata sia nella terapia adiuvante (cioè dopo l’intervento chirurgico di asportazione del tumore primitivo) che in presenza di metastasi.
Come illustrato sopra, il medico può prescrivere un test per stabilire lo stato dei recettori ormonali, al fine di predire la risposta della paziente a questo tipo di terapia. È importante notare che la terapia ormonale per il carcinoma mammario è diversa dalla terapia ormonale sostitutiva, una terapia utilizzata per alleviare i sintomi della menopausa somministrando estrogeni alle donne. Le donne con diagnosi di carcinoma mammario non devono sottoporsi a una terapia ormonale sostitutiva.

Tipi di terapia ormonale
Esistono vari tipi di terapia ormonale, e i diversi trattamenti agiscono in modo diverso. Il tipo di terapia ormonale da seguire andrà scelto dalla paziente e dal medico sulla base di alcuni fattori, incluso lo stato pre o post-menopausale della donna. In questa guida tratteremo solo le opzioni per le donne in pre e post-menopausa.

I trattamenti ormonali sono di due tipi:
1)  inibitori dell’aromatasi - 
Si tratta di molecole che riducono la produzione degli ormoni estrogeni nelle donne in post-menopausa. Questo significa che grazie alla loro azione gli estrogeni sono meno disponibili per la proliferazione del carcinoma mammario, ovviamente quando questo risulta positivo ai recettori ormonali. Gli inibitori dell’aromatasi sono generalmente in formulazione orale da assumere una volta al giorno.
2)  terapie antiestrogeniche - Questo tipo di terapie ormonali possono essere indicate quando le pazien- ti non rispondono, oppure sono intolleranti o allergiche al trattamento con inibitori dell’aromatasi. La loro azione punta a bloccare gli effetti degli estrogeni sulle cellule tumorali, impedendo loro di legarsi ai recettori che si trovano sulle cellule tumorali. Se gli estrogeni non sono in grado di “attaccarsi” al loro recettore sulla cellula, quest’ultima non può ricevere il loro segnale che stimola la crescita e la moltiplicazione cellulare.
Gli antiestrogenici vengono somministrati in formulazione orale giornaliera o attraverso un’iniezione mensile, che va eseguita da un operatore sanitario. Se durante o dopo una terapia antiestrogenica si verifica una ricaduta di malattia vi è un’ulteriore opzione: un antiestrogeno puro, sommi- nistrabile per iniezioni mensili, che agisce bloccando ed eliminando i recettori degli ormoni estrogeni nelle cellule tumorali, senza peraltro i potenziali effetti indesiderati.
 

Potenziali effetti collaterali della terapia ormonale
Ogni trattamento ormonale comporta i suoi effetti collaterali. Esistono, tuttavia, alcuni effetti collaterali comuni, che possono includere:

  • vampate e sudorazione notturna;
  • stanchezza;
  • secchezza vaginale o perdite vaginali;
  • dolore durante i rapporti sessuali;
  • cambiamenti di umore;
  • leggera nausea;
  • rigidità o dolore articolare;
  • dolori muscolari


I possibili effetti collaterali gravi includono:

  • perdita della densità del tessuto osseo, che può portare a osteoporosi o fratture;
  • formazione di coaguli (trombosi) all'interno dei vasi che potrebbero  essere responsabili di un ictus cerebrale.

Prima di iniziare una nuova terapia, è bene parlare con il proprio medico dei potenziali rischi/benefici del trattamento.
Comunicate sempre al vostro medico gli effetti collaterali avvertiti, perché può suggerire dei rimedi per gestire questi disturbi.
 

Di seguito è riportato un elenco di domande da rivolgere al medico in caso di dubbi sulle terapie ormonali

  • La terapia ormonale è la terapia giusta per me?
  • Come agiscono i farmaci che sto assumentdo?
  • Per quanto tempo dovrò seguire la terapia ormonale?
  • Quando e con quale frequenza dovrò assumere i farmaci?
  • Posso seguire la terapia ormonale insieme ad altre terapie?
  • Quali sono gli effetti collaterali comuni? Sono a breve o lungo termine?
  • Come posso gestire gli effetti collaterali?

 

II. TERAPIA MIRATA O TARGET 

Le terapie mirate si distinguono in quanto attaccano punti specifici delle cellule tumorali, ad esempio una determinata proteina che permette alle stesse cellule di vivere e svilupparsi.
Si definiscono mirate proprio perché vanno a colpire solo determinate cellule con certe caratteristiche (quelle tumorali) e non tutte le cellule dell’organismo. In questo modo il medico può scegliere terapie “su misura” in base alle caratteristiche biologiche del tumore. Spesso questa terapia diretta ad un obiettivo (chiamata anche terapia target) viene prescritta in associazione con altri trattamenti (terapia di associazione). L’obiettivo di questo approccio è quello di giungere alla terapia più indicata per ogni singolo caso. L’avvento delle terapie target nel carcinoma mammario ha portato a notevoli progressi per le donne affette da questo tipo di tumore.

Terapia mirata per l'HER"
Un tipo di “terapia target” è la terapia mirata per i tumori HER2- positivi. Questo tipo di farmaci impedisce alle cellule tumorali di ricevere o inviare i segnali di cui hanno bisogno per crescere. Questo approccio è oggi possibile con farmaci che hanno meccanismi d’azione diversi. L’anticorpo monoclonale, che può essere somministrato in associazione alla classica chemioterapia o da solo, lega la proteina espressa in eccesso bloccando il ciclo cellulare delle cellule cancerose. In alcuni casi, tuttavia, le cellule tumorali riescono ad innescare meccanismi di aggiramento di questo blocco: in questo caso si possono avere resistenze alla terapia. Altri farmaci target colpiscono il bersaglio con meccanismi diversi bloccando l’avvio della trasmissione del segnale cellulare.

Terapia mirata per mTOR
mTOR è una proteina presente all’interno delle cellule e gioca un ruo- lo importante nella regolazione di 3 processi chiave della cellula:

  • la replicazione cellulare
  • la crescita dei vasi sanguigni
  • il metabolismo cellulare

mTOR è risultata essere iperattivata in molte cellule tumorali con la conseguente iperattivazione dei 3 processi sopra indicati.
Gli inibitori di mTOR sono terapie orali che agiscono in modo mirato bloccando l’azione di mTOR. Si tratta della prima terapia che ha mostrato efficacia in combinazione con gli inibitori dell’aromatasi in donne con tumore mammario avanzato le cui cellule sono positive per il recettore ormonale ed HER2-negative.

Il futuro delle terapie mirate
La ricerca scientifica sta lavorando allo sviluppo di nuovi trattamenti in grado di colpire altre funzioni chiave delle cellule tumorali. Nel prossimo futuro, potrebbe diventare realtà un’associazione di terapie mirate per trattare molte delle caratteristiche specifiche delle cellule tumorali, come ad esempio i recettori che si trovano sulla superficie e all’interno di queste cellule.
 

Potenziali effetti collaterali della terapia mirata

I possibili effetti collaterali includono:

  • attacchi di vomito e diarrea;
  • rash (macchie sulla pelle);
  • nausea;
  • stanchezza;
  • stomatiti;
  • polmonite di natura non infettiva

I possibili effetti collaterali gravi includono:

  • patologie cardiache;
  • problemi al fegato 

Il medico curante può intervenire in vari modi per aiutare la paziente ad alleviare questi effetti collaterali, pertanto è necessario che la donna lo tenga costantemente informato sulla comparsa di qualsiasi disturbo o malessere.
 

Di seguito è riportato un elenco di domande da rivolgere al medico in caso di dubbi sulla terapia mirata

  • La terapia mirata può essere un'opzione per me e perche?
  • Che tipo di terapia mirata dovrei seguire? Perche?
  • Posso seguire una terapia mirata con altre terapie?
  • Per quanto tempo dovrò seguire la terapia mirata?
  • Dove posso ricevere la terapia mirata?
  • quali sono gli effetti collaterali della terapia mirata e come posso gestirli?
     

Prima di iniziare una nuova terapia, è bene parlare con il proprio medico dei potenziali rischi/benefici del trattamento. La terapia target solitamente viene somministrata fino a che la paziente ne ha un beneficio. È importante quindi seguire attentamente le indicazioni del proprio medico, soprattutto se si tratta di assumere più farmaci contemporaneamente. L’adesione alla terapia è strettamente correlata al successo della stessa.

 

III. CHEMIOTERAPIA 

La chemioterapia è un trattamento veicolato attraverso il sangue, che può avere diverse modalità di somministrazione (per bocca, iniezione intramuscolare o endovena), e che mira ad uccidere le cellule che si sviluppano rapidamente.
Quindi, oltre alle cellule tumorali, con questa cura possono essere eliminate anche alcune cellule sane in fase di replicazione (per esempio cellule del cuoio capelluto). La chemioterapia viene impiegata in tutti i tipi di tumore mammario, indipendentemente dallo stato dei recettori, ma in particolare nei casi in cui sono presenti più metastasi che stanno causando sintomi o stanno compromettendo la funzionalità di un organo.
Il fatto che questo trattamento possa attaccare anche le cellule sane in rapida proliferazione porta però alcuni effetti collaterali particolari. Sarà il medico curante a scegliere tra i farmaci chemioterapici disponibili quello più adatto in quel momento, al tipo di carcinoma mammario ed alle condizioni generali della paziente.

Chemioterapia: cosa aspettarsi
I farmaci chemioterapici possono essere utilizzati in associazione o in successione.
Come viene somministrata la chemioterapia?

  • per via orale sotto forma di pillole o capsule;
  • per via intramuscolare, con un'iniezione;
  • per via endovenosa, attraverso una vena della mano o dell'avambraccio. Questo tipo di somministrazione è chiamata anche infusione e prevede che il trattamento, di durata variabile da una a più ore, venga somministrato da un operatore sanitario.

La chemioterapia viene normalmente seguita a cicli. I diversi schemi di chemioterapia prevedono cicli di trattamento diversi: alcuni trattamenti vengono somministrati una volta a settimana, altri una volta ogni 3 settimane. Tra un ciclo e l’altro, le pazienti osservano un periodo di pausa che può aiutare ad alleviare gli effetti collaterali. Il numero totale di cicli da seguire dipende dal trattamento chemioterapico, anche se nella maggior parte dei casi, per completare un trattamento sono necessari da 3 a 6 mesi.
 

Possibili effetti collaterali della chemioterapia

In ogni caso, la maggior parte delle pazienti può aspettarsi alcuni effetti collaterali generali.
Gli effetti collaterali più comuni includono:

  • bassi livelli di globuli bianchi;
  • numero ridotto di piastrine;
  • bassi livelli di globuli rossi, ovvero anemia;
  • diarrea;
  • irritazione della mucosa del cavo orale;
  • stanchezza;
  • modificazione o perdita dei capelli;
  • nausea e attacchi di vomito;
  • infezioni

Altri effetti sul corpo posso includere:

  • problemiinerenti la sfera sessuale e la fertilità
  • variazioni di peso
  • disturbi neurologici e muscolari
  • modificazioni del gusto e dell'odorato

La chemioterapia può causare anche effetti collaterali meno comuni, ma più gravi, quali:

  • perdita di densità ossea con osteoroporosi
  • disturbi cardiaci
  • problemi alla vista

Molti effetti collaterali della chemioterapia scompaiono non appena termina il trattamento, mentre per altri è necessario attendere qualche mese o anche di più. Per prevenire o ridurre gli effetti collaterali, potrebbe rendersi necessario iniziare altre cure. In caso di mancato raggiungimento di questi obiettivi, il medico curante può ridurre la quantità di chemioterapici assunti, interrompere il trattamento per un certo tempo oppure far passare la paziente a un altro regime chemioterapico. Prima di iniziare una nuova terapia, è bene parlare con il proprio medico dei potenziali rischi/benefici del trattamento.
Comunicate sempre al vostro medico gli effetti collaterali avvertiti, perché può suggerire dei rimedi per gestire questi problemi.
 

Ecco alcune domande da rivolgere al medico per capire meglio la chemioterapia

  • Questo è il momento giusto per la chemioterapia e, se sì, perche?
  • A quale tipo di chemioterapia dovrei sottopormi? Perche?
  • Per quanto tempo dovrò sottopormi alla chemioterapia?
  • Dove posso ricevere la chemioterapia?
  • Quali sono gli effetti collaterali della chemioterapia e come posso gestirli?

     

TRATTAMENTI LOCALI

Spesso, per alleviare i sintomi dei tumori in organi diversi dalla mammella, vengono impiegate le terapie locali che, a differenza delle sistemiche, non coinvolgono tutto il corpo.

I trattamenti locali sono principalmente di due tipi:

  • chirurgia - Nel tumore della mammella avanzato si può ricorrere a un intervento chirurgico per eliminare dalla mammella il tessuto tumorale o le metastasi che provocano dolore o altri sintomi oppure che compromettono la funzionalità di organi come cervello e polmoni.
  • radioterapia - La radioterapia si avvale di radiazioni ad alta energia per uccidere le cellule del carcinoma mammario in una particolare area del corpo. Nel tumore alla mammella avanzato la radioterapia può ridurre le dimensioni delle metastasi e migliorare il controllo della propagazione locale del tumore. Le radiazioni possono aiutare a diminuire il dolore, migliorare la respirazione, alleviare la pressione su un nervo e ridurre la possibilità di fratture nelle aree ossee attaccate dal tumore.

 

Possibili effetti collaterali della radioterapia

Alcune pazienti sottoposte a radioterapia risentono di effetti collaterali che possono svilupparsi gradualmente sia durante che dopo il ciclo di trattamento. Queste reazioni dipendono dalla sede in cui viene effettuata la radioterapia e possono includere:

  • dolore al torace
  • stanchezza
  • disturbi cardiaci
  • problemi polmonari

Come per gli altri tipi di terapie, anche in questo caso è importante discutere delle reazioni che possono essere correlate alla radioterapia. Il medico potrebbe aiutarvi in vari modi ad alleviare o gestire questi effetti collaterali.

Di seguito è riportato un elenco di domande da rivolgere al medico in caso di dubbi sui trattamenti locali:

  • La radioterapia è il trattamento giusto per me?
  • In che cosa consiste la radioterapia e dove posso effettuarla?
  • Quali sono possibili effetti collaterali della radioterapia e come posso gestirla?
  • Per quanto tempo dovrò sottopormi alla radioterapia e con quale frequenza?
     

 

GESTIRE GLI EFFETTI COLLATERALI 

Oltre ai sintomi e ai disagi causati dal carcinoma mammario in sé, vanno considerati anche gli effetti e i sintomi che i trattamenti antitumorali possono comportare. Questi effetti sono spesso correlati all’impatto dei trattamenti sulle cellule sane.
Ogni persona ha una reazione diversa al trattamento, quindi è importante tenere al corrente il proprio medico di tutti gli eventuali effetti collaterali, dolori o altri disturbi. In questo modo, il medico potrà contribuire alla gestione di queste problematiche prescrivendo trattamenti aggiuntivi. Alcuni trattamenti possono aiutare a:

  • alleviare il dolore
  • recuperare l'appetito e il peso
  • rafforzare le ossa
  • ridurre i problemi digestivi come nausea, vomito, stitichezza o diarrea
  • combattere le infezioni e le lesioni che possono svilupparsi sulla pelle o in bocca
  • aumentare libido
  • alleviare la stanchezza trattando l'anemia 
  • alleviare la depressione e l'ansia
  • ridurre la sintomatologia menopausale