Una proteina del merluzzo inibisce la crescita delle metastasi tumorali
26 marzo 2013 SanitàNews, 26/03/2013
Una proteina del merluzzo potrebbe inibire la crescita delle metastasi tumorali. A indicarlo sono gli studi, condotti per ora solo in laboratorio, da Hafiz Ahmed e colleghi dell'Università del Mariland, Baltimora (Usa) su Tfd, una piccola molecola prodotta dalle cellule del pesce artico per non congelare, ma che svolge un ruolo fondamentale anche nella formazione di metastasi a partire da tumori che colpiscono i tessuti epiteliali. In genere Tfd è espresso all'interno delle cellule, ma quando queste diventano tumorali si colloca sulla loro superifcie. Qui, interagendo con la galectina-3 (gal3) – una proteina espressa in grandi quantità dalle cellule dicancro alla prostata – favorisce lo sviluppo di metastasi. I risultati delle ricerche, pubblicati su Pnas, hanno però dimostrato che una forma modificata di Tfd, detta Tfd 100, blocca l'interazione con gal3, contrastando la diffusione delle cellule tumorali. In particolare, Tfd 100 impedisce alle cellule di aderire alle pareti dei vasi sanguigni e di uccidere i linfociti T, mentre potenzia l'attività del sistema immunitario. Secondo gli autori “dato che l'interazione gal3-Tfd è un fattore chiave per lo sviluppo delle metastasi nella maggior parte dei tumori epiteliali, questo Tfd 100 ad alta affinità potrebbe essere un agente antimetastatico per il trattamento di vari cancri, incluso l'adenocarcinoma alla prostata”.