Buoni risultati per olaparib nelle donne con tumore al seno metastatico positivo alla mutazione BRCA

   HealthDesk, 02/03/2017

FARMACI

AstraZeneca preannuncia risultati positivi dal trial di Fase III OLYMPIAD per le donne con tumore al seno metastatico con mutazione BRCA: è il primo studio positivo di Fase III per un PARP inibitore, olaparib, al di fuori del tumore ovarico, patologia per la quale il farmaco è disponibile in Italia dal 2016.

Si stima che ogni anno, in Italia, circa 50 mila donne ricevano una diagnosi di tumore al seno e di queste circa un 20-30% presenta metastasi alla diagnosi o le svilupperà negli anni successivi. Le mutazioni BRCA1 e BRCA2 rappresentano il 20-25% dei tumori al seno ereditari e dal 5 al 10% circa di tutti i tumori al seno. A oggi l’obiettivo del trattamento è aumentare il più possibile la sopravvivenza libera da progressione mantenendo una buona qualità di vita e le opzioni terapeutiche attualmente disponibili sono ancora limitate.

Lo studio ha messo a confronto il trattamento con olaparib (compresse due volte al giorno) rispetto a chemioterapia (attuale standard di trattamento), dimostrando un miglioramento statisticamente e clinicamente significativo in termini di sopravvivenza libera da progressione e sarà presentato nei dettagli in uno dei prossimi congressi internazionali.

«Il dato di OLYMPIAD è la conferma che conoscere alla diagnosi lo stato mutazionale BRCA per le pazienti è un elemento chiave per accedere a terapie personalizzate più efficaci e con meno eventi avversi» osserva Annamaria Mancuso, presidente di Salute Donna. «Continueremo a impegnarci affinchè tutte le Regioni offrano in modo omogeneo il test alle pazienti – aggiunge - seguendo l’appropriatezza indicata dalle società scientifiche».

«Come italiani, siamo orgogliosi che la ricerca del nostro Paese abbia contribuito a un risultato così importante – commenta Pablo Panella, presidente e Ad di AstraZeneca Italia essendo stata l’Italia il Paese europeo con la maggiore partecipazione nello studio OLYMPIAD».

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