Tumori: un nuovo bersaglio per prevenire la formazione delle metastasi

   www.healthdesk.it, 30/07/2019

Ricerca italiana
Nei tumori che ancora non hanno dato metastasi, i macrofagi, che in questa fase sono come poliziotti che stanno per essere corrotti, riconoscono la cellula tumorale e danno alle cellule natural killer il segnale di ucciderla

Il suo nome per ora non dice nulla: ricorda una di quelle password suggerite automaticamente da Internet per attivare qualche servizio on line. E in effetti, la molecola MS4A4A appena scoperta da un team di ricerca italiano, funziona proprio come una chiave d’accesso che innesca una risposta immunitaria fondamentale per impedire la diffusione delle cellule tumorali in altre parti dell’organismo. 

I risultati dello studio, diretto e coordinato da ricercatori di Humanitas e dell'Università Statale di Milano e sostenuto da Airc sono appena stati pubblicati sulla rivista Nature Immunology.

La molecola MS4A4A, scoperta in cellule del sistema immunitario, i macrofagi, si associa al recettore Dectina-1, un recettore chiave della risposta immunitaria, controllandone la funzione. Non solo: MS4A4A è anche essenziale per attivare il provvidenziale dialogo tra due tipi di cellule immunitarie: i macrofagi, le cellule primitive del sistema immunitario che nei tumori hanno un significato prognostico, e le cellule natural killer, che sono in grado di uccidere le cellule tumorali. 

«Abbiamo scoperto il gene responsabile di MS4A4A dieci anni fa nei macrofagi associati al tumore, ma il ruolo della proteina da esso codificata si è chiarito da poco. Nei tumori primitivi che ancora non danno metastasi, i macrofagi, che in questa fase sono come poliziotti che stanno per essere corrotti, riconoscono la cellula tumorale e danno alle cellule natural killer il segnale di ucciderla», spiega Massimo Locati, docente di immunologia all’Università degli Studi di Milano coordinatore dello studio. MS4A4A è essenziale affinché i macrofagi possano attivare questa risposta antitumorale, prevenendo così la formazione delle metastasi. 

Per questa funzione MS4A4A si candida a essere un biomarcatore di macrofagi in via di corruzione all’interno dei tumori, una scoperta estremamente importante considerando che è stato recentemente riconosciuto il significato prognostico della presenza di macrofagi nei tumori. MS4A4A appartiene a una famiglia di proteine, una delle quali CD 20 si è dimostrata bersaglio molecolare adeguato per lo sviluppo di terapie immunomodulanti. 

Questa scoperta pertanto apre anche nuove possibilità terapeutiche basate sull'utilizzo di MS4A4A come possibile bersaglio per innovativi approcci di immunoterapia, a vantaggio di un sempre maggiore numero di malati di cancro. 

Lo studio ha coinvolto 12 istituzioni, fra cui il William Harvey Research Institute e la Queen Mary University di Londra. Tra i suoi autori compare anche Irene Mattiola del Dipartimento di Biotecnologie Mediche e Medicina Traslazionale dell’Università Statale di Milano che per questa ricerca è stata premiata con il Young Innovators Italy 2019 Award, l'edizione italiana del premio internazionale della MIT Technology Review. Il riconoscimento riconosce l’aspetto innovativo dei lavori di giovani ricercatori provenienti dal mondo della ricerca accademica e aziendale per progetti nel campo delle tecnologie emergenti con un forte impatto non solo scientifico ma anche commerciale, politico e sociale. 

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