ANDOS OVEST VICENTINO – Più servizi grazie alle donazioni

   http://www.tviweb.it, 23/07/2020

Servizi Andos implementati grazie alle donazioni di Fondazione Miotti, CSV, Pro loco di Creazzo e Leo Club Valle Agno

Sono state presentate oggi le ultime donazioni in favore del Comitato ANDOS (Associazione Nazionale Donne Operate al Seno) Ovest Vicentino, rese possibili grazie alla fattiva collaborazione di note realtà vicentine: la Fondazione Miotti di Lonigo, il CSV di Vicenza, la Pro loco di Creazzo e il Leo Club Valle Agno. Si tratta di un lettino per il linfodrenaggio, di una fornitura di mascherine e gel igienizzante per mani e di due importanti contributi per il sostegno del lavoro di una fisioterapista e di una psicologa.

A presentarle sono stati: la presidente dell’Andos Isabella Frigo, il direttore generale dell’Ulss 8 Berica Giovanni Pavesi, il direttore della Breast Unit – Centro Donna dott. Graziano Meneghini, il sindaco della Città di Montecchio Maggiore Gianfranco Trapula, la presidente della Fondazione Miotti Renata Ceccozzi, la direttrice del CSV Maria Rita Dal Molin e il presidente del Leo Club Valle Agno Filippo Bussato.

“Ringrazio tutti i donatori che, con le loro iniziative, ci stanno supportando nel migliorare ogni giorno i servizi offerti alle pazienti, tanto più in un momento storico così particolare che impone maggiore attenzione alla persona e alla sua salute – ha rimarcato Isabella Frigo –. Nei mesi del lockdown, Andos si è riorganizzata pur di continuare a garantire il supporto necessario alle donne operate”.

“La scelta di aver concentrato tutta la senologia a Montecchio Maggiore si sta rivelando vincente perché non solo abbiamo una brava équipe multidisciplinare, ma anche un territorio forte e attento. Questo centro può diventare un vero riferimento per il Veneto”, ha osservato il dg Pavesi.

Il bacino d’utenza, infatti, si sta ampliando e puntare sul costante miglioramento delle cure è fondamentale, ha detto il dott. Meneghini nel citare come esempio il linfedema: “Stiamo partecipando a studi nazionali per capire se l’asportazione dei linfonodi si possa prevenire. In generale, puntiamo ad una chirurgia più dolce, a migliorare la qualità di vita delle pazienti e a fare azioni preventive. In tal senso, la nostra struttura risulta davvero potenziata”.

Un plauso all’Andos e all’attività svolta dalla Breast Unit è arrivato dal primo cittadino di Montecchio Maggiore: “Ne sono molto orgoglioso anche perché si tratta di un punto di riferimento che va oltre la provincia. Andos ha la capacità di calamitare attorno a sé tante realtà per sviluppare servizi che si complementano”.

Passando alle dotazioni, la Fondazione Miotti si è fatta promotrice di un lettino per il linfodrenaggio da destinare all’ospedale di Lonigo. Regolabile in altezza, permette di effettuare, con maggiore comodità e praticità, le manovre per la riduzione del linfedema al braccio di modo da favorire la mobilità degli arti. Recentemente, la stessa Fondazione ha donato anche un apparecchio “manutech” utile per la pressoterapia, ossia per alleviare i problemi legati al braccio gonfio determinato dall’asportazione dei linfonodi ascellari, oltre a tre misuratori di pressione per ciascuno dei tre ambulatori di linfodrenaggio dell’Ovest Vicentino.

Grazie ai progetti promossi dal CSV di Vicenza, invece, il Comitato Andos ha potuto accedere ad un finanziamento di 3mila euro che gli permette di sostenere il lavoro di una fisioterapista specializzata nel linfodrenaggio, all’interno dell’ospedale di Lonigo per complessive 100 ore. Il progetto, già sperimentato con successo nel 2019, consente di ridurre i tempi di attesa per l’accesso alle prestazioni e, di conseguenza, di alleviare un disturbo che, oltre a essere causa di dolore fisico, incide profondamente nelle capacità di svolgimento delle attività quotidiane.

Sarà dato ulteriore impulso al servizio di assistenza psicologica, all’interno della Breast Unit di Montecchio Maggiore, grazie alla raccolta fondi attivata dalla Pro loco di Creazzo in occasione della Sagra del broccolo fiolaro tenutasi lo scorso gennaio. Il successo della serata filantropica consente, infatti, di destinare parte dei 4mila euro raccolti al lavoro di una psicologa per il periodo luglio-dicembre 2020.

Al contrasto della diffusione del Covid-19 pensa, infine, il Leo Club Valle Agno che ha donato 31 mascherine e 36 flaconi di gel igienizzante per mani che saranno in uso presso la sede dell’Andos, l’ambulatorio di fisioterapia presente al suo interno e nel pulmino adibito al trasporto delle pazienti in trattamento radioterapico. L’iniziativa vuole essere un gesto di vicinanza alle pazienti e ai volontari dopo che il corso di yoga, promosso nei mesi scorsi dal Club, non ha potuto vedere la luce a causa della pandemia.


Leggi articolo