Quasi la metà dei pazienti a rischio malnutrizione già alla prima visita oncologica

   www.healthdesk.it, 28/10/2021

Il documento
Quasi la metà dei pazienti a rischio malnutrizione già alla prima visita oncologica

Uno studio condotto in Italia su quasi 2 mila pazienti ha evidenziato che più della metà presentava deficit nutrizionali, il 9% era in stato di malnutrizione e il 43% era a rischio di malnutrizione già al momento della prima visita oncologica.


Con l'obiettivo di superare le criticità che ostacolano il percorso del paziente oncologico con problematiche nutrizionali, è stato elaborato e definito un Consensus Document, promosso da Nestlé Health Science che, attraverso 13 “dichiarazioni”, si propone di migliorare la gestione del percorso a partire dal livello di formazione e consapevolezza da parte dei medici e dalla necessità del coinvolgimento precoce di un esperto in nutrizione clinica all’interno del team multidisciplinare.

La proposta di un nuovo modello di gestione del paziente ha inoltre lo scopo di sollecitare l’attenzione delle Istituzioni affinché i supporti nutrizionali siano riconosciuti come una vera e propria terapia e siano forniti gratuitamente a tutti i pazienti anche al di fuori degli ospedali.

«La diagnosi tempestiva di un problema nutrizionale è fondamentale per garantire la corretta gestione dei pazienti oncologici malnutriti. L’intercettazione precoce di problematiche nutrizionali è essenziale per impostare un supporto nutrizionale appropriato ed efficace» sostiene Riccardo Caccialanza, direttore dell'Unità di Dietetica e nutrizione clinica al San Matteo di Pavia. «Se iniziata al momento della diagnosi o non appena viene riscontrato il rischio di malnutrizione – aggiunge - la terapia di supporto nutrizionale può migliorare gli outcome del paziente in termini di qualità di vita e di sopravvivenza».

Il Consensus Document è stato prodotto dopo un processo articolato in diverse fasi, tra cui 40 interviste ai principali attori coinvolti nella gestione della nutrizione clinica nei pazienti con tumore testa-collo e gastrointestinale.

L’ultima fase del progetto ha previsto lo svolgimento di una Consensus Conference (che si è svolta il 22 giugno 2021) dalla quale sono risultate le 13 “dichiarazioni”.

«Per uniformare la gestione delle problematiche nutrizionali, assicurando a tutti i pazienti interventi tempestivi ed efficaci - spiega Paolo Bossi, professore di Oncologia medica all'Università di Brescia - è necessaria la definizione di percorsi di cura e protocolli condivisi che stabiliscano ruoli e responsabilità di tutti gli attori coinvolti nella gestione del paziente oncologico malnutrito. Un corretto approccio dovrebbe comprendere protocolli standardizzati di screening che aiutino nella definizione di situazioni ad alto rischio di malnutrizione per le quali sia sempre previsto il counseling o l’intervento nutrizionale, secondo l’approccio raccomandato dalle linee guida delle società scientifiche. È stata auspicata, inoltre, l’individuazione di una figura di riferimento che, a seconda delle fasi di malattia e di trattamento, garantisca l’appropriatezza del percorso nutrizionale del paziente e la valutazione del supporto nutrizionale; da ultimo si raccomanda l’organizzazione di cartelle informatizzate che permettano il rapido calcolo di score per la definizione dello stato nutrizionale del paziente e facilitino lo scambio di informazioni tra gli esperti del team multidisciplinare».


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