Tumore al seno HER2+, confermata efficacia di trastuzumab deruxtecan anche in pazienti con metastasi cerebrali

   www.healthdesk.it, 13/12/2021

Il convegno
Nuovi dati del trial clinico DESTINY-Breast03 confermano la superiorità del farmaco anticorpo-coniugato (Adc) trastuzumab deruxtecan rispetto a trastuzumab emtansine (T-DM1) nel trattamento del carcinoma mammario HER2-positivo non resecabile e/o metastatico precedentemente trattato con trastuzumab e taxano, anche nelle pazienti che presentano metastasi cerebrali. I risultati sono stati presentati al San Antonio Breast Cancer Symposium 2021.


«Gli obiettivi principali nel trattamento del carcinoma mammario metastatico HER2-positivo, inclusi i casi con metastasi cerebrali stabili, sono quelli di migliorare i sintomi, stabilizzare o ridurre le dimensioni del tumore e migliorare la sopravvivenza. La più elevata sopravvivenza libera da progressione osservata nel sottogruppo di pazienti con metastasi cerebrali stabili al basale del DESTINY- Breast03 è incoraggiante e giustifica l’entusiasmo verso un’altra potenziale opzione terapeutica per quelle pazienti che hanno sperimentato una progressione della malattia con i trattamenti attualmente disponibili», ha spiegato Sara Hurvitz, direttrice del programma di studi clinici sul cancro al seno nella divisione di emato-oncologia presso la David Geffen School of Medicine della UCLA e direttrice dell'Unità di ricerca clinica presso l'UCLA Jonsson Comprehensive Cancer Center a Santa Monica.

Le analisi esplorative hanno mostrato un vantaggio simile di sopravivenza libera da progressione (Pfs) e tasso di risposta obiettiva (Orr) in sottogruppi di pazienti caratterizzate in base alla presenza di metastasi cerebrali stabili, allo stato dei recettori ormonali, al numero di linee di terapia precedenti, al precedente trattamento con pertuzumab o allo stato delle metastasi viscerali.

Il profilo di sicurezza degli eventi avversi più comuni con trastuzumab deruxtecan in DESTINY-Breast03 è in linea con i precedenti studi clinici di questo farmaco anticorpo-coniugato nel carcinoma mammario, e non sono stati identificati nuovi segnali di sicurezza.

Il farmaco è sviluppato da Daiichi Sankyo e AstraZeneca.  


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