Cancro: la squadra che legge il tumore per trovare una chance quando non ci sono cure

   www.healthdesk.it, 17/02/2022

All'Istituto Tumori Regina Elena

Un team composto da oncologi, genetisti, biologi molecolari, esperti di gestione di dati, anatomo-patologi e tanti altri professionisti che individuano gli strumenti più efficaci per la gestione di pazienti oncologici complessi ma non rari. È il Molecular Tumor Board (MTB) dell’IRCCS Istituto Nazionale Tumori Regina Elena di Roma che dal 2018 ha proposto terapie personalizzate in oltre 250 casi. L’attività del comitato interdisciplinare è spiegata in un video animato diffuso dall’Istituto per far comprendere le opportunità che offre ai pazienti, ai medici e alla ricerca. 

L’obiettivo del MTB è di effettuare indagini di diagnostica molecolare di altissimo livello, e rilevare la presenza di mutazioni nei tumori dei pazienti arruolati, per poi associare la terapia giusta all'assetto mutazionale della malattia. In circa il 50 per cento dei casi sono state rilevate le alterazioni molecolari cosiddette “azionabili” e il 20 per cento dei pazienti ha iniziato terapie al di fuori degli standard con risultati incoraggianti. 

Il MTB è infatti una porta di accesso a farmaci “fuori indicazione” per pazienti che nonostante abbiano un tumore in fase avanzata e non rispondano alle terapie convenzionali, godono ancora di buone condizioni generali di salute. Un farmaco si definisce ‘fuori indicazione’, quando non ha ancora trovato una indicazione terapeutica definitiva per uno specifico tumore, ma è già disponibile per altre patologie o è in fase avanzata di sperimentazione clinica e potrebbe essere efficace alla luce di solide evidenze scientifiche.

Il Tumor Board Molecolare si avvale di alte competenze specialistiche e di moderne risorse tecnologiche come il sequenziamento massivo del genoma, approcci bioinformatici di ultima generazione, interrogazione di banche dati ben codificate e verificate da organismi sovranazionali.
All’Istituto Regina Elena si affianca ai gruppi multidisciplinari per patologia e area terapeutica, i cosiddetti Disease Manager Team: chirurghi, radiologi, anatomo patologi, oncologi, radioterapisti, psicologi, ecc. che si incontrano settimanalmente per delineare i migliori percorsi diagnostici e di cura per il paziente preso in carico.   

L’obiettivo del MTB è di effettuare indagini di diagnostica molecolare di altissimo livello, e rilevare la presenza di mutazioni nei tumori dei pazienti arruolati, per poi associare la terapia giusta all'assetto mutazionale della malattia. In circa il 50 per cento dei casi sono state rilevate le alterazioni molecolari cosiddette “azionabili” e il 20 per cento dei pazienti ha iniziato terapie al di fuori degli standard con risultati incoraggianti.

Il MTB è infatti una porta di accesso a farmaci “fuori indicazione” per pazienti che nonostante abbiano un tumore in fase avanzata e non rispondano alle terapie convenzionali, godono ancora di buone condizioni generali di salute. Un farmaco si definisce ‘fuori indicazione’, quando non ha ancora trovato una indicazione terapeutica definitiva per uno specifico tumore, ma è già disponibile per altre patologie o è in fase avanzata di sperimentazione clinica e potrebbe essere efficace alla luce di solide evidenze scientifiche.

Il Tumor Board Molecolare si avvale di alte competenze specialistiche e di moderne risorse tecnologiche come il sequenziamento massivo del genoma, approcci bioinformatici di ultima generazione, interrogazione di banche dati ben codificate e verificate da organismi sovranazionali.
All’Istituto Regina Elena si affianca ai gruppi multidisciplinari per patologia e area terapeutica, i cosiddetti Disease Manager Team: chirurghi, radiologi, anatomo patologi, oncologi, radioterapisti, psicologi, ecc. che si incontrano settimanalmente per delineare i migliori percorsi diagnostici e di cura per il paziente preso in carico.

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