Tumore del seno: un test genomico individua la cura più efficace?

   www.healthdesk.it, 08/02/2022

Il test?
Si chiama HER2DX ed è il primo test genomico che consente di definire il miglior trattamento nelle pazienti con tumore della mammella in stadio iniziale che presentano iperespressione di una proteina (HER2). Il punteggio del test consente di fare ipotesi affidabili sulla prognosi nelle donne sottoposte a terapia prima dell’intervento chirurgico (neoadiuvante) e sulle probabilità di raggiungere la risposta patologica completa (valore predittivo), cioè la completa scomparsa di qualunque cellula tumorale a livello mammario e linfonodale.


Il test è stato sviluppato e brevettato congiuntamente dalle Università di Padova e di Barcellona ed è stato studiato su più di mille pazienti, come dimostrato da due studi pubblicati su Lancet Oncology e Lancet eBioMedicine.

«Nei tumori HER2 positivi la crescita delle cellule tumorali è dovuta alla stimolazione di questo recettore, che è presente in sovrabbondanza, causando così una crescita rapida e incontrollata delle cellule malate. Dal punto di vista biologico, è una delle forme più aggressive e, in passato, non essendoci farmaci efficaci, queste pazienti erano caratterizzate dalla prognosi peggiore. Oggi invece, grazie alla disponibilità di terapie mirate che interferiscono specificamente bloccando il recettore HER2, il decorso clinico è cambiato radicalmente. Il primo anticorpo monoclonale anti HER2, che ha rivoluzionato la storia della malattia, è stato trastuzumab, a cui sono seguite numerose altre terapie, ad esempio anticorpi monoclonali che veicolano farmaci citotossici molto potenti come trastuzumab emtansine, oppure inibitori tirosin chisanici o farmaci chemioterapici associati alle molecole anti HER2. La presenza di numerose alternative terapeutiche richiede nuovi strumenti per supportare i clinici nella scelta della terapia più efficace evitando sovra o sottotrattamenti», spiega Pierfranco Conte, presidente di Fondazione Periplo e professore di Oncologia Medica all’Università di Padova.


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