Aifa approva una nuova opzione terapeutica per le pazienti con tumore al seno HER2-positivo

   www.healthdesk.it, 12/09/2022

Farmaci
L’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha approvato la rimborsabilità dell’associazione a dose fissa di pertuzumab e trastuzumab di Roche con ialuronidasi umana ricombinante, somministrabile per iniezione sottocutanea nel trattamento del carcinoma mammario HER2-positivo in fase precoce e metastatica.


Un traguardo che potrà contribuire anche al miglioramento della qualità della vita delle pazienti con neoplasia alla mammella HER2-positiva, che rappresenta il 15-20% dei casi di tumore al seno, a partire dalla diminuzione del tempo necessario alle pazienti per ricevere la terapia. La somministrazione con iniezione sottocutanea necessita infatti di circa otto minuti per la dose di carico iniziale e circa cinque minuti per ogni dose di mantenimento successiva, in confronto ai 150 minuti circa richiesti per la somministrazione di una dose di carico di pertuzumab e trastuzumab tramite formulazioni standard per endovena e ai 60-150 minuti circa per le successive infusioni di mantenimento.

L'approvazione dell’associazione a dose fissa di pertuzumab e trastuzumab per iniezione sottocutanea è basata sui risultati dello studio FeDeriCa che, commenta Michelino De Laurentiis, direttore dell’Oncologia senologica del Pascale di Napoli, «ha dimostrato che l’associazione dei due farmaci in una singola iniezione sottocutanea produce risultati paragonabili all’infusione endovena in termini di efficacia clinica, sicurezza e tollerabilità. Inoltre, questa modalità di somministrazione riduce l’invasività del trattamento ed elimina potenziali errori di dosaggio, dato che impiega per tutte le pazienti una dose fissa di farmaco, a differenza della formulazione endovena in cui la dose deve essere calcolata di volta in volta in base al peso corporeo».

Per le donne in trattamento per il tumore al seno HER2+ «il fattore temporale riveste un ruolo cruciale: per questo è importante che l’innovazione terapeutica vada anche in questa direzione, generando un miglioramento anche in termini di esperienza di cura e qualità di vita» dice Rosanna D’Antona, presidente di Europa donna Italia.

L’impegno di Roche, spiega infine Anna Maria Porrini, direttore medico di Roche Italia, «non si limita alla ricerca di innovazioni farmacologiche», ma «ci spinge a trovare soluzioni volte a migliorare concretamente la qualità della vita delle donne con tumore al seno e, al contempo, a porci come partner del Sistema salute».


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