Individuare le cellule tumorali nel sangue con la luce

   https://www.healthdesk.it/ricerca/individuare-cellule-tumorali-sangue-luce, 10/02/2023

Diagnostica
Individuare le cellule tumorali nel sangue con la luce

Identificare le cellule tumorali nel sangue analizzando la luce che le attraversa e il loro metabolismo: è quello che fa un sistema diagnostico per immagini nello studio nato dalla collaborazione tra gli istituti Ieos e Isasi del Cnr, i cui risultati sono stati pubblicati su Frontiers in Bioengineering and Biotechnology.

I ricercatori hanno sviluppato e combinato nuove tecnologie che permettono l’identificazione delle cellule tumorali circolanti nel sangue (Ctc). Le Ctc derivano da tumori solidi e circolano nel sangue periferico ma, essendo presenti in quantità minime, sono difficili da individuare ed eliminare con i farmaci attualmente disponibili.

«Le cellule tumorali hanno la capacità di assimilare grandi quantità di glucosio - spiega Alberto Luini, ricercatore associato del Cnr-Ieos - fino a dieci volte più velocemente di quanto facciano le cellule normali. Abbiamo utilizzato la microscopia Raman per studiare l’assorbimento delle molecole di glucosio da parte delle cellule tumorali e osservare il loro metabolismo. Si tratta di un sistema di radiazione laser con il quale vengono illuminate le molecole, che ci permette di identificarle in maniera univoca, senza utilizzare particolari marcature».

Con questo studio «abbiamo dimostrato che la capacità delle cellule tumorali di assorbire il glucosio più velocemente determina l'accumulo di lipidi in forma di goccioline, diversamente da quanto accade, per esempio, con i leucociti, le cellule sane del sangue. Questo ci fornisce un parametro affidabile per distinguere le cellule tumorali da quelle del sangue» precisa Anna Chiara De Luca, ricercatrice del Cnr-Ieos.

«Per individuare le goccioline lipidiche con tempistiche simili a quelle di uno screening rapido – Racconta Maria Antonietta Ferrara, ricercatrice del Cnr-Isasi - abbiamo combinato la microscopia Raman con l’imaging olografico in polarizzazione. Questa tecnica di imaging permette di identificare la morfologia delle cellule e mappare le proprietà birifrangenti delle goccioline lipidiche. Siamo così riusciti a distinguere le Ctc dai leucociti in pochi secondi, con un’affidabilità vicina al 100 per cento».

Questo approccio «pone le basi per lo sviluppo di un nuovo metodo di isolamento delle cellule tumorali, semplice e universalmente applicabile» assicura Giuseppe Coppola ricercatore del Cnr-Isasi. «La raccolta e la coltura in vitro delle Ctc, inoltre, ci consente di esaminare le loro caratteristiche genetiche e biochimiche – aggiunge - e valutare la sensibilità a farmaci specifici».

Dopo la validazione in successivi studi preclinici e clinici, il rilevamento e la quantificazione delle cellule tumorali attraverso questo sistema combinato, realizzato grazie al sostegno di Fondazione Airc e della Regione Campania, potrà essere utilizzato per lo screening, la diagnosi, la selezione della terapia e il monitoraggio della progressione delle patologie tumorali e delle eventuali recidive.

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