Nuove tecnologie e protocolli personalizzati per curare con la radioterapia

   https://www.healthdesk.it/medicina/nuove-tecnologie-protocolli-personalizzati-curare-radioterapia?utm_source=newsletter&%3Butm_medium=daily&%3Butm_campaign=notizie, 09/03/2023

Progressi
Nuove tecnologie e protocolli personalizzati per curare con la radioterapia

Oggi la radioterapia oncologica può essere indicata in oltre il 60% dei casi di tumore e costituire un trattamento radicale per combattere il cancro in oltre il 30% dei casi.


«Ogni paziente è diverso e ogni tumore è diverso» sottolinea Vittorio Donato, direttore scientifico del Gruppo Ini. «Per questo – prosegue - la radioterapia personalizzata rappresenta, oggi, una grande opportunità per la cura del cancro. In alcune neoplasie, come quelle della cervice, prostata, ano, polmone in fase iniziale, laringe e testa-collo la radioterapia è un trattamento curativo con percentuali di guarigione sovrapponibili a quelle della chirurgia. Inoltre nell’odierna nuova prospettiva dell’oncologia il trattamento radioterapico stereotassico svolge un ruolo fondamentale per alcune particolari lesioni metastatiche. Ma attenzione, anche le radioterapie non sono tutte uguali, così come non lo è la dose, la durata e la frequenza del trattamento».

Un macchinario all’avanguardia consente di ridurre sensibilmente il numero delle sedute nel ciclo. Fino a qualche anno fa occorrevano oltre 35 sedute per il trattamento di un tumore alla prostata, mentre oggi è possibile ridurre le sedute a venti e in casi particolari e selezionati anche a cinque. «Applicando questo “risparmio” su larga scala – commenta Donato - possiamo immaginare quanto si ridurrebbero le liste d’attesa, trattando così molti più pazienti oltre a migliorarne la qualità di vita».

La «vera sfida», secondo Donato, oggi è questa: «Studiare la migliore strategia di cura per poi adattarla non “ai” pazienti, ma “al” paziente. La radioterapia, come le altre terapie oncologiche, si sta affacciando al futuro prossimo con grande fiducia per riuscire a identificare, grazie alla genomica e all’intelligenza artificiale, i pazienti che maggiormente gioveranno del trattamento».

Radioterapia in pillole:
- Sintesi e non antitesi. radioterapia, chirurgia e chemioterapia sono i tre pilastri della cura contro il cancro. Nella best practice oncologo, chirurgo e radioterapista, a seconda della specificità del paziente, trattano insieme il percorso di cura.

- Le radioterapie non sono tutte uguali. È bene informarsi, anche con il proprio medico di riferimento, sui centri più evoluti dal punto di vista tecnologico.

- Durante il ciclo si può condurre una vita normale. Dopo un trattamento radioterapico, breve o lungo che sia, non si è in alcun modo radioattivi e si può stare a contatto con le persone compresi i bambini.

- Niente paura per effetti collaterali e dolori. La radioterapia è una terapia tendenzialmente indolore. Come tutte le terapie, naturalmente, nei pazienti più sensibili può dare qualche fastidio, perché la zona trattata subisce una infiammazione e così le zone vicine. Sono eventi generalmente controllabili e risolvibili farmacologicamente.

- La precisione salvaguarda tessuti e organi. Nei macchinari di nuova generazione il fascio colpisce con precisione infinitesimale la parte interessata alla terapia conservando gli organi e i tessuti circostanti.

- Una terapia senza limiti di età. L’età non rappresenta un limite per sottoporsi al trattamento compresi bambini e centenari, soprattutto per i tumori testa-collo.

- La radioterapia è ripetibile. Fino a qualche anno fa non lo era. Oggi, con la cronicizzazione della malattia oncologica e con i giusti tempi, c’è l’indirizzamento alla re-irradiazione.


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