Proposta di legge per il diritto all’oblio oncologico

   https://www.healthdesk.it/cronache/proposta-legge-diritto-oblio-oncologico?utm_source=newsletter&%3Butm_medium=daily&%3Butm_campaign=notizie, 05/04/2023

Dal Cnel

Il Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro (Cnel) ha presentato un disegno di legge per il diritto all’oblio oncologico. Oggetto della campagna di comunicazione #iononsonoilmiotumore promossa da Fondazione Aiom, questa norma, una volta approvata, permetterebbe alle persone guarite da un tumore, che in Italia sono più di un milione, di riprendere la propria vita senza subire discriminazioni. Oggi, infatti, per richiedere molti servizi, come la stipula di assicurazioni e l’ottenimento di mutui, è necessario dichiarare di aver avuto il cancro, anche se si è già guariti, con conseguenti difficoltà. La campagna ha visto tra l'altro la realizzazione della prima guida sul tema e una campagna social per promuovere una raccolta firme che ha superato le 100 mila adesioni.

«Siamo molto soddisfatti dell’alto numero di persone raggiunte con la campagna – commenta Giordano Beretta, presidente della Fondazione Aiom – e ringraziamo il Cnel per l’attenzione che ha dedicato a questo bisogno, molto sentito in tutta la popolazione di malati, ex pazienti, famigliari e caregiver». Ora che è arrivata in Parlamento, la proposta «non è più solo una speranza – prosegue Beretta - ma può e deve diventare realtà: per questo chiediamo ai presidenti di Camera e Senato e alla presidente del Consiglio di approvare questa norma, in un gesto di cura e ascolto verso un milione di italiani».

Come ricorda ancora l'oncologo, ogni neoplasia richiede un tempo diverso perché chi ne soffre sia definito “guarito”: per il cancro della tiroide sono necessari meno di cinque anni dalla conclusione delle cure, per il melanoma e il tumore del colon meno di dieci. Molti linfomi, mielomi e leucemie e i tumori della vescica e del rene richiedono quindici anni. Per essere guariti dalle malattie della mammella e della prostata ne servono fino a venti. «Il riconoscimento del diritto – dice ancora Beretta - rappresenta la condizione essenziale per il ritorno a una vita dignitosa».

Grazie alla ricerca «il numero di persone che guariranno dal cancro aumenterà nel prossimo futuro - sottolinea Francesco Riva, consigliere Cnel e autore della proposta – e per questo abbiamo ritenuto necessario portare questo progetto in Parlamento, perché se ne parli e si proceda a un’iniziativa legislativa in grado di offrire supporto e tutela a tutti i pazienti di oggi e domani».

«Esprimiamo tutta la nostra gratitudine a Tiziano Treu, presidente Cnel, e Francesco Riva, consigliere – dice infine Saverio Cinieri, presidente Aiom. «Il loro sostegno è stato decisivo – aggiunge - per permettere a questa richiesta di arrivare ai grandi organi istituzionali. Ora a loro non resta che approvarla, in un gesto di civiltà, per farla diventare legge a tutti gli effetti».


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