Il webinar promosso da Fondazione AIOM ha rappresentato un momento di confronto rilevante sui temi della biopsia liquida e della medicina di precisione applicata al tumore al seno. L’incontro ha visto la partecipazione della Dottoressa Carmen Criscitiello, oncologa dello IEO di Milano, e della Presidente ANDOS Onlus Nazionale, Flori Degrassi, con la moderazione di Mauro Boldrini.
Al centro della discussione, la necessità di rendere la biopsia liquida uno strumento realmente accessibile su tutto il territorio nazionale. Si tratta di un esame del sangue non invasivo che permette di monitorare l’evoluzione del tumore attraverso il DNA tumorale circolante, riducendo la necessità di biopsie ripetute e migliorando la qualità del percorso terapeutico. Come ha evidenziato Flori Degrassi, “la qualità della vita è un aspetto fondamentale da tutelare, anche nella scelta delle terapie, e la biopsia liquida offre un’opportunità concreta in questa direzione”.
Un altro punto centrale emerso dal webinar è stato il tema della continuità assistenziale. Degrassi ha sottolineato che come solo il 9% delle donne operate si rivolge al proprio medico di medicina generale, e che spesso manca un effettivo collegamento tra ospedale e territorio. Questa osservazione si basa sui dati del rapporto “Effetti Collaterali del Cancro alla Mammella”, promosso da ANDOS Onlus Nazionale in collaborazione con CREA Sanità, disponibile sul nostro sito. “Se non c’è continuità di informazione, la donna è costretta a essere lei stessa il raccordo tra i professionisti”, ha osservato Degrassi, ribadendo l’urgenza di rafforzare la rete territoriale e formare gli operatori.
Durante il confronto si è discusso anche della tossicità finanziaria, un problema che riguarda il 39% delle donne coinvolte nella survey. Costi legati a visite di follow up o sostegno psicologico finiscono spesso per ricadere interamente sulle pazienti, con impatti concreti sulla qualità della vita e sull’aderenza ai trattamenti.
Infine, Degrassi ha ribadito l’importanza della psiconcologia, sottolineando che “la donna da sola non ce la può fare” e che le emozioni, durante tutto il percorso di malattia, devono essere prese in carico da figure professionali dedicate. Anche in questo caso, i dati del rapporto “Effetti Collaterali” evidenziano una presenza ancora insufficiente di psiconcologi nei percorsi strutturati delle Breast Unit, a fronte di un bisogno diffuso e crescente.
Il webinar ha confermato l’urgenza di rafforzare l’integrazione tra innovazione, accessibilità e umanizzazione della cura. Per ANDOS, l’impegno continua affinché ogni donna possa ricevere non solo terapie efficaci, ma anche supporto concreto, ascolto e percorsi coerenti con la propria storia e i propri bisogni.
(fonte: 8 luglio 2025 – Fondazione AIOM)